“L’azzeramento dei vertici del centrodestra andava fatto il giorno dopo il ‘panino di Milioni’, non con due anni e mezzo di ritardo che hanno contribuito al tracollo totale. Comunque meglio tardi che mai. Ma perché il silenzio regnava sovrano quando nel 2010, insieme a numerosi consiglieri municipali, chiedevamo il taglio delle teste di coloro che si sono resi responsabili della mancata presentazione delle liste romane del Pdl alle regionali? Vorrei ricordare al sindaco Alemanno che coloro che chiama in causa e che vorrebbe rottamare sono gli stessi vertici, mai eletti in un democratico congresso, che sono stati da lui stesso tutelati, con l’avallo di tutti i capi corrente, mantenendoli ai loro posti e rendendosi complici di questo ennesimo disastro che sta contribuendo alla inesorabile caduta del centrodestra. Una vicenda torbida, quella del panino, insabbiata di fronte agli iscritti e ai simpatizzanti del partito che grida ancora vendetta. Se realmente si vuole evitare l’implosione del partito e la fuga di tanti altri rappresentanti sul territorio, infangati da questa vicenda, si abbia il coraggio di resettare i vertici del partito, senza pietà neanche per i propri uomini di corrente, rivoluzionando questo sistema marcio basato sulla cooptazione”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere Pdl di Roma Capitale e candidato alle primarie del centrodestra per il Sindaco di Roma.
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