“E’ incredibile come le bande delle correnti piddielline pensino ancora a chi sarà il capogruppo del futuro o, come accaduto a fine luglio, chi addirittura si è sentito indispettito per essere stato costretto a rinunciare al proprio uomo sulla poltrona più alta del gruppo consiliare. In un periodo in cui tutti stringono la cinghia e molti sono ridotti sul lastrico forse vivono in un altro mondo e non si stanno rendendo conto che, passato il vaglio della magistratura, sarà la gente a spazzare via tutto questo marciume. La procura faccia chiarezza anche sugli altri gruppi consiliari perchè questo continuo arraffare ha ingenerato sfiducia e sdegno e il silenzio assordante di tutti i partiti fa aumentare ancora di più la rabbia nei confronti della politica e dei politici, paragonati ai classici arraffoni che si ingozzano a più non posso ai buffet. Se si vuole ritrovare la fiducia nei nostri elettori serve un cambiamento a 360 gradi, una vera rivoluzione, che porti persone nuove, credibili, in grado di cancellare questa vergogna che fino a oggi ha ridotto la politica a una mera spartizione. Per non parlare della vergogna dei listini bloccati anch’essi causa di tanti disastri: la maggior parte dei consiglieri eletti con questo sistema non si è mai confrontata con le esigenze del territorio, non sa rilasciare un’intervista senza il gobbo, non è mai intervenuta in consiglio nè presentato un documento ma sa benissimo come spendere i soldi in fotografie, aperitivi, cravatte e superconvegni e vacanze di extralusso". Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere del Pdl di Roma Capitale.
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