Silvio Berlusconi interviene con una nota nel dibattito che ruota intorno allo scandalo dei fondi PdL nel Lazio, che ha provocato un terremoto in Regione: ieri Renata Polverini ha detto basta e ha lasciato il suo incarico di presidente della Regione Lazio.
Scrive il Cavaliere: “La presidente del Lazio, Renata Polverini, si e’ assunta personalmente responsabilita’ che sono di sistema e riguardano tutte le classi dirigenti in ogni partito. Un gesto libero e di consapevolezza morale. Ora e’ necessario intervenire con estrema decisione, con coraggio e severita’: la politica in Italia rischia di morire nel discredito in conseguenza di comportamenti collettivi e individuali intollerabili al senso comune e alla coscienza pubblica. Nessuno puo’ chiamarsi fuori. Tutti i gruppi nel Consiglio regionale del Lazio erano corresponsabili: maggioranza e opposizione".
Per il leader del PdL adesso è più che mai necessario “abrogare il sistema di finanziamento di gruppi e partiti cosi’ come l’abbiamo conosciuto. Si sono fatti dei passi in questa direzione, a livello centrale, ma non basta. Le finanze pubbliche regionali e locali devono subire un esame senza indulgenze, e si deve procedere all’abrogazione di ogni erogazione impropria e alla messa in opera di controlli indipendenti che nessuna norma legislativa a tutela dell’indipendenza delle istituzioni puo’ ostacolare. L’autonomia della politica e’ una cosa seria, non si difende consentendo comportamenti indecenti. Su questo garantisco, a nome mio personale e della squadra che entro’ in politica nel 1994 per cambiare l’Italia, un impegno di risanamento senza incertezze”.
Dunque Berlusconi ora chiede fatti concreti e non parole. Perché “occorre un forte rinnovamento per tornare alla politica come servizio e non come fonte di guadagno per i singoli”.
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