Il day after alla Pisana sa di smobilitazione e malinconia, di recriminazioni e convincimenti. Qui nella sede del consiglio regionale del Lazio, un casermone oltre il Gra e sullo sfondo l’agro romano, l’atmosfera e’ quella della ritirata. Altro che Eldorado descritto da Franco Fiorito: ora tutti sono asserragliati negli uffici. Quei tutti, ben pochi, che oggi sono arrivati fin qui. Ovvero gli impiegati. Gli altri, i politici, sono i convitati di pietra. Tutti ne parlano a nessuno li vede. O li vede a stento. Gli impiegati, molti ‘precari’ e breve senza lavoro, chiacchierano. A bassa voce, in corridoi svuotati dal ciclone dell’inchiesta sui fondi Pdl. C’e’ chi difende a spada tratta la presidente Polverini e chi, invece, ne prende le distanze. ‘Lei e’ sempre stata una persona seria, si e’ sentita circondata’, dicono i piu’ vicini alla Polverini. ‘Ci dispiace ma che dire? – si domandano altri – Siamo sicuri che nessun altro sapesse?’.
Le sedi dei gruppi consiliari di maggioranza sono vuoti, i capigruppo ‘non ci sono’, fanno sapere addetti stampa e collaboratori. Oggi tutti hanno una ‘riunione in corso’ o sono ancora a casa. Nei corridoi che portano agli uffici di chi ha popolato in questi giorni le pagine dei giornali, e non per delibere o decisioni politiche, c’e’ solo silenzio. E il vuoto regna oltre le porte con le etichette tirate a lucido e i nomi di Francesco Battistoni, Carlo De Romani e Lidia Nobili. Di Fiorito invece – si dice nel riserbo – ‘non c’e’ traccia da meta’ settembre’. L’ex capogruppo non si vede alla Pisana da due settimane, da quando cioe’ e’ finito nel mirino della Procura per la gestione dei fondi del Pdl. I corridoi ‘di minoranza’ sono invece popolati. Anzi effervescenti. Il capogruppo del Pd, Esterino Montino, elargisce sorrisi ed interviste a tutti ripetendo come un mantra ‘Finalmente, era ora’. Clima disteso anche in casa Sel e Verdi. ‘Le dimissioni erano l’unica cosa da fare – sostiene Angelo Bonelli -. La Polverini pero’ non puo’ fare minacce di stampo criminale dicendo che rivelera’ cose che fino ad oggi ha taciuto. Se davvero e’ cosi’ si renderebbe correa per non aver segnalato quelle situazione durante il suo mandato’.
I piu’ preoccupati alla Pisana, pero’, sono assistenti, segretari, collaboratori e tecnici, quasi tutti giovani e molti alla prima esperienza. La crisi, che fuori ha gia’ falciato tanti lavoratori, ora arrivera’ anche qui. ‘Da oggi siamo in scadenza’, dicono alcuni segretari. ‘Da domani andiamo a casa, possiamo darvi un curriculum?’, chiedono due assistenti di una commissione regionale. Durante la pausa pranzo di consiglieri al bar non se ne vede neanche l’ombra. Tanti, invece, sono i ragazzi, i precari, che si domandano l’un l’altro cosa sara’ del loro futuro. Qualcuno sfodera ottimismo da raccomandato:’Stai tranquillo, tanto devono riassumerci da un’altra parte’, dice un ragazzo sorseggiando un caffe’. ‘Ero qui anche quando e’ scoppiato il caso Marrazzo, ne ho viste tante di cose…’, racconta un contratto a termine del centrosinistra.
Discussione su questo articolo