Non piu’ solo un fascicolo conoscitivo. Ora l’inchiesta della Procura di Bologna sui fondi ai gruppi dell’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ipotizza il reato di peculato, contro ignoti. Alcuni degli atti di indagine, presto delegati alla Guardia di Finanza dai pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari, non potrebbero altrimenti essere svolti.
Nel pomeriggio si e’ tenuta in Procura la prima riunione operativa del gruppo di investigatori che seguira’ gli accertamenti. Oltre ai finanzieri della ‘squadra’ dedicata e ai pubblici ministeri cointestatari dell’inchiesta, ha partecipato anche il procuratore aggiunto Valter Giovannini, che fa da supervisore con il procuratore capo Roberto Alfonso. Imminente dovrebbe essere la ‘visita’ delle Fiamme Gialle agli uffici di viale Aldo Moro, dove, su mandato della Corte dei Conti, erano gia’ stati un mese fa per per acquisire i documenti nell’inchiesta sulle interviste a pagamento. Adesso le carte da esaminare, come i rimborsi per le missioni o per i trasferimenti, le fatture presentate per le spese, sono molte di piu’. Ed e’ anche per questo che i pm contitolari del fascicolo vogliono valutare bene dove e come mirare il lavoro, che dovra’ essere forzatamente selettivo. Solo per dare un’idea, in un altro procedimento aperto – anche quello seguito dalla pm Plazzi – e che riguarda la gestione delle spese nel gruppo della Lega Nord nella scorsa legislatura, con indagato sempre per peculato l’ex capogruppo del Carroccio Maurizio Parma, sono stati raccolti ben 17 faldoni. Idealmente, bisognerebbe moltiplicarli almeno per tutti i gruppi, con i 50 consiglieri eletti per la legislatura 2005-2010.
Occorrera’ poi differenziare e distinguere tra quello che sono i budget dei gruppi politici e i fondi per le attivita’ istituzionali da consiglieri. Ad esempio, indagando sulla Lega, era emerso che i contributi del gruppo erano collegati ad un conto corrente, intestato al capogruppo, ma con tessere bancomat a disposizione anche di altri e con un’impiegata incaricata di tener dietro alle spese. Mentre l’ampia indagine prende il via, si e’ chiusa almeno una prima fase di quella, piu’ circoscritta, sull’interviste a pagamento nelle emittenti locali. Con l’audizione di Luigi Villani del Pdl, tutti i capigruppo dell’attuale consiglio sono stati sentiti come persone informate sui fatti dalla Gdf. Anche in questo caso si procede per peculato, contro ignoti.
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