Guai in vista per la fondazione “Calabresi nel mondo”, ente legato alla Regione Calabria. Si parla di distrazione di fondi e al momento gli indagati sono tre, tra questi anche il presidente della fondazione, l’ex parlamentare Giuseppe Galati, 57 anni, per il quale la procura di Catanzaro aveva chiesto l’arresto non concesso dal Gip.
I tre sono indagati, a vario titolo, per abuso d’ufficio, falsità ideologica e peculato.
L’inchiesta ha evidenziato una gestione “clientelare” delle assunzioni, con la paventata violazione delle norme in materia, ma anche la violazione dello Statuto della fondazione nella parte in cui prevedeva la gratuita’ degli incarichi di presidente, con la corresponsione di emolumenti senza il vaglio della Giunta regionale.
Galati era stato eletto deputato nella lista del Popolo delle libertà, per transitare poi nel gruppo “Noi con l’Italia”. Alle sue spalle una lunga carriera politica con quattro legislature da deputato.
Il sequestro di beni per oltre 200 mila euro è stato disposto, a vario titolo, dal gip del Tribunale di Catanzaro nei confronti dell’ex deputato Giuseppe Galati.
Dalle indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Catanzaro con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catanzaro, sarebbe emerso che i tre avrebbero distratto fondi comunitari destinati alla fondazione.
M5S, “ANTIMAFIA INDAGHI”
Giuseppe d’Ippolito, deputato M5S, in una nota dichiara: “Conferma la bontà della nostra battaglia politica la notizia del sequestro preventivo nei confronti dell’ex parlamentare Giuseppe Galati ed altri, nell’inchiesta sulla distrazione di fondi comunitari destinati alla Fondazione Calabresi nel mondo, coordinata dalla Procura catanzarese guidata da Nicola Gratteri”.
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“In piu’ occasioni, anche nell’ultima campagna elettorale, avevamo posto l’attenzione sulla storia della Fondazione Calabresi nel mondo, difendendo i lavoratori e accusando tutta una rete politica legata a Galati. La giustizia fara’ il suo corso. Intanto il Movimento 5stelle ha dal canto suo denunciato la pericolosita’ politica di soggetti, come Galati, che per fortuna sono stati bocciati dagli elettori e che dunque non possono utilizzare l’immunita’ parlamentare”.
“In Calabria – prosegue il deputato dei 5 stelle – la denuncia politica e il controllo di magistratura e forze dell’ordine devono camminare di pari passo, nella loro indipendenza. C’e’ la necessita’ di indagare sempre piu’ a fondo sugli atti amministrativi e sulle eventuali pressioni degli esponenti politici”.