Oggi, 10 febbraio 2021, il Movimento delle Libertà, intende commemorare la tragedia delle Foibe e rinnovare la memoria di tutti quegli italiani trucidati dai partigiani comunisti fedeli a Tito.
Tra il 1943 e il 1945, migliaia di italiani tra militari e civili della Venezia Giulia, del Quarnaro, della Dalmazia e dell’Istria, furono vittime di eccidi senza distinzione alcuna riguardo al sesso e all’età. Alcune stime parlano di più di 11.000 vittime. Tuttavia, il numero dei ritrovamenti tende costantemente a crescere in relazione alla scoperta di nuove foibe.
Il termine “foibe”, giova ricordarlo per chi non lo sapesse, trae origine dai grandi inghiottitoi carsici e, pertanto, sono pozzi verticali spesso molto profondi che si aprono al di sotto di tali inghiottitoi. Pozzi in cui furono gettati tanti italiani, spesso vivi, legati ad uno o più corpi di altre vittime.
Ma il dramma non fu solo questo e proseguì con l’esodo forzato dalle terre giuliano-dalmate. Tra il 1945 e il 1956 si stima che gli italiani che furono costretti ad abbandonare le loro case dopo la cessione di Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia emigrando dalle loro terre di origine, ammontino ad un numero compreso tra le 250.000 e le 350.000 persone.
Le Foibe sono una delle pagine più dolorose della storia del nostro Paese. Dal 2004 il Parlamento italiano ha istituito il “Giorno del Ricordo”, da celebrare ogni anno il 10 febbraio, con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria di tale orrenda tragedia ed il sacrificio di tanti nostri connazionali.
“Il Movimento delle Libertà”, afferma il Presidente On. Massimo Romagnoli, “non intende assolutamente speculare politicamente su tale doloroso fenomeno storico, ma contribuire ad onorare il martirio di tanti nostri fratelli, associandosi idealmente ed in preghiera alle famiglie delle vittime e di tutti gli esuli”. “Oggi, è il giorno della commemorazione, del dolore, del riserbo e del silenzio” conclude Romagnoli.