Il Corriere del Mezzogiorno ricorda che nei giorni scorsi è stato siglato l’accordo tra il direttore generale dell’ Unità di Missione per l’attuazione del Pnrr del ministero della Cultura, Angelantonio Orlando e il direttore generale per gli Italiani all’Estero della Farnesina, Luigi Maria Vignali, e che avvia ufficialmente il Progetto Pnrr «Il turismo delle radici – una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’ Italia post covid-19», grazie al sostegno tecnico e di indirizzo fornito dal Servizio Centrale per il Pnrr.
“Il Progetto – sottolinea il quotidiano – si inserisce nell’investimento per l’«Attrattività dei Borghi» del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e propone un ampio raggio di offerte turistiche mirate alla vasta platea di italo-discendenti e di oriundi italiani nel mondo (stimati in circa 80 milioni). Si tratta per molti versi di una grande opportunità per tutto il Sistema Paese Italia, soprattutto per alcune aree del Paese che contano centinaia di migliaia di discendenti di emigrati in ogni angolo del Pianeta”.
“Ora su questo tema turistico – culturale potrebbe riaprirsi la discussione su un Progetto caro al compianto Francesco Durante. La creazione di un grande Museo dell’Emigrazione a Napoli, sulla falsariga di quello di Ellis Island” si legge ancora sul Corriere del Mezzogiorno che aggiunge: “Il Museo se realizzato fisicamente, non in una maniera digitale, oggi di moda, permetterebbe di aggiungere a Napoli un tassello culturale e turistico, non di poco conto, alla sua storia. Il momento è favorevole, negli Stati Uniti sta crescendo un grande interesse da parte degli italoamericani verso il riacquisto della cittadinanza italiana. E tanti di essi hanno origini meridionali, e non conoscono affatto i luoghi di partenza dei loro avi”.
Lo scorso settembre il Corriere del Mezzogiorno, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di New York, diretto dal professor Fabio Finotti, ha lanciato la prima edizione di Casa Corriere sulla rotta Napoli New York. Quattro episodi introdotti e condotti dal direttore Enzo d’Errico. L’evento, in digitale, ha riscosso un considerevole successo.
Un tassello importante nella ri-composizione di quel legame mai interrotto, soprattutto emotivamente, tra chi ha lasciato l’Italia ed il Bel Paese. La cultura, nelle sue varie forme: dall’arte, alla enogastronomia, alla musica costituiscono una potente offerta culturale per il Turismo delle Radici. Una occasione per il Sud Italia da non mancare”.