Ogni cittadino italiano deve essere ugualmente rappresentato in parlamento. In questo paragrafo vediamo come il voto uguale dei cittadini all’estero è stabilito e tutelato dalla costituzione italiana e da diversi trattati internazionali firmati dall’Italia.
La Costituzione repubblicana detta all’art. 48 alcuni principi fondamentali in materia di voto, stabilendo che esso è personale, uguale, libero e segreto e che il suo esercizio è un «dovere civico».
Il voto uguale è un principio di molte democrazie e di molti trattati internazionali firmati dall’Italia. Il voto uguale significa che ogni voto ha lo stesso peso e potere. Quindi ogni insieme di cittadini hanno lo stesso numero di parlamentari. quindi sono rappresentati allo stesso modo.
L’articolo 21 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani stabilisce che tutti i cittadini hanno il diritto di partecipare ad un suffragio universale ed eguale:
- Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese. sia direttamente. sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
- La volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni. effettuate a suffragio universale ed eguale. a voto segreto o secondo una procedura equivalente di libera votazione.
Ancora la parola “uguale”. Il suffragio universale concede il diritto a tutti italiani. Il suffragio uguale garantisce l’uguaglianza fra il potere/rappresentanza di voto. Nessun voto può pesare di più di un altro. Significa che i voti espressi da coloro che hanno diritto al voto sono uguali e non vengono pesati in modo diverso a seconda del rango della persona nel censimento (ad esempio, le persone con istruzione superiore hanno più voti rispetto a quelli con istruzione inferiore o di un azionista in una società con più azioni ha più voti di una persona con un numero di azioni o un cittadino che vive all’estero).
Il voto degli italiani all’estero prima del referendum
Oggi con 945 parlamentari totali fra camera (630) e senato (315) i cittadini all’estero hanno la quarta popolazione (5.114.469) se fossero in una sola regione e hanno i parlamentari rappresentativi della diciassettesima regione d’Italia per popolazione (18 parlamentari). La popolazione degli italiani all’estero è simile a quella di Campania e Sicilia che hanno più di 70 parlamentari.
Nella sostanza i cinque milioni di italiani all’estero valgono un solo milione. Un italiano in Italia ha un parlamentare ogni 63.000 abitanti (in media). un italiano all’estero ha un parlamentare ogni 284.137 abitanti. Nella colonna della Tabella 1 nell’ultima colonna sulla destra “Con il voto uguale” si fa riferimento all’articolo 48 della Costituzione repubblicana stabilendo che il voto è personale, uguale, libero e segreto. Uguale significa che ogni cittadino ha uguale rappresentanza. In questa ultima colonna (“Con il voto uguale”) si sono ridistribuiti i parlamentari per dare ad ogni italiano la stessa redistribuzione.
Il voto degli italiani all’estero con il dimezzamento dei parlamentari
Con il possibile dimezzamento dei parlamentari con il referendum del 21/09/2020 i parlamentari dovrebbero essere 600 fra camera (400) e senato (200).
I cittadini all’estero con la quarta popolazione (se fossero in una sola regione) avrebbero i parlamentari rappresentativi della quattordicesima regione d’Italia per popolazione. Nella sostanza i cinque milioni di italiani all’estero varrebbero un solo milione e mezzo. Un italiano in Italia avrebbe un parlamentare ogni 126.442 abitanti (in media). Un italiano all’estero avrebbe un parlamentare ogni 426.206 abitanti.
Nella colonna della Tabella 2. “Con il voto uguale” si fa riferimento all’articolo 48 della Costituzione repubblicana stabilendo che il voto è personale, uguale, libero e segreto. Uguale significa che ogni cittadino ha uguale rappresentanza. Naturalmente questa differenza tra cittadini italiani di potere politico e rappresentativo non è per niente giustificabile.
Il voto è un diritto di tutti i cittadini indipendente dal reddito, dal pagamento delle tasse (molti italiani all’estero pagano le tasse sulla casa e l’impresa), dal sesso o dal luogo di residenza.
Conclusioni
La negazione dell’uguaglianza del voto tra italiani in Italia e italiani all’estero contraddice sia la costituzione italiana sia diversi trattati e convezioni internazionali, sia il buon senso.
Gli italiani che sono all’estero per qualsiasi motivo (per nascita, per cercare altre opportunità o per semplice scelta) devono godere degli stessi diritti dei loro concittadini che vivono in Italia.
I cittadini italiani all’estero per molti anni hanno sostenuto l’economia italiana con le rimesse o hanno sostenuto l’Italia con gli obblighi di leva militare o con una rete commerciale che ha creato forse la ristorazione più presente nel mondo e una rete politica ed economica molto rilevante in molti paesi.
Alcuni di loro hanno anche esportato cose negative o illegali. Altri sfortunatamente sono morti nelle miniere belghe, altri ancora sono stati trattati come schiavi. Anche oggi alcuni italiani all’estero sopportano gli sberleffi dei locali che li associano solo alla “pasta” e alla “pizza” o peggio ancora alla “mafia”. Comunque sia tutti gli italiani devono godere degli stessi diritti e doveri al momento delle elezioni.
*coordinatore nazionale MAIE Malta