La ricerca della Rome Business School “Il settore food in Italia. Tendenze nei consumi e sfide tra innovazione e lotta alla contraffazione” curata da Valerio Mancini, Direttore del Centro di Ricerca Divulgativo della Rome Business School, e Davide Mondin, Docente presso ALMA, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, presenta i trend di consumo post-pandemia nel settore del food, la percezione e la difesa della qualità, il turismo enogastronomico italiano, i prodotti più venduti in Italia e all’estero e il tema della contraffazione nel contesto dell’enogastronomia.
Così, spulciando i dati, capiamo che l’attenzione dei consumatori italiani è sempre più accesa nei confronti della sostenibilità e dunque di filiere sempre più corte; c’è un maggior consumo di cibi naturali e cucine sostenibili, come evidenziato anche dalla ricerca di Cortilia fatta su un campione di 2.872 clienti d’età compresa tra i 25 e i 64 anni (2023).
L’82% del campione preferisce cibi artigianali, l’89% opta per formule d’acquisto anti-spreco e il 66% sceglie i prodotti bio
Global Market Insights offre una panoramica degli ingredienti che dominano le tavole nel 2023. Se nel 2022 i protagonisti sono stati curcuma, semi di girasole, ibisco, moringa, yuzu e bevande analcoliche, il 2023 è contraddistinto da nuovi alimenti e grandi ritorni. Nel primo caso, direttamente dalla cucina orientale, spiccano alghe, il frutto del baobab, i semi di chia e il frutto yaupon. Tornano invece il pollo (soprattutto proveniente da allevamenti non intensivi) e i datteri.
Particolarmente attenzionata è la presenza dei claim “Made in Italy” o “100% italiano”, e delle certificazioni di qualità DOP, DOC, DOCG, IGP e IGT. Inoltre, secondo un’indagine di Altroconsumo (gennaio 2023), per prodotti come carne e pane, il 79% degli italiani preferisce recarsi alla macelleria e l’89% alla panetteria, mentre prediligono il supermercato per comprare latticini (77%) e frutta e verdura (70%).
Continua a crescere l’export dell’agroalimentare italiano: dando uno sguardo alle esportazioni nel 2022 l’export italiano ha raggiunto un record di 28,5 miliardi di euro, con un aumento del +21% rispetto al 2021, superando Germania e Francia nell’Unione Europea. Non solo, l’industria alimentare italiana ha raggiunto un record storico di 60 miliardi di euro di fatturato, con un aumento del 14,7% rispetto al 2021, con la Germania come principale mercato di sbocco, seguita d Stati Uniti e Francia. Tuttavia, sono oltre il 66% i prodotti agroalimentari Made in Italy contraffatti, secondo il Ministero dell’Interno (luglio, 2023). In particolare, sul fronte delle produzioni enogastronomiche illecite, sono gli Stati Uniti a registrare i fatturati più elevati, con 40 miliardi di euro, un terzo di tutti i ricavi del comparto.