Ha accettato solamente perche’ deve fare quello che ha sempre fatto nella vita. Scovare talenti, fiutare chi promette bene, scegliersi i collaboratori, mandare a casa quelli che non hanno voglia di lavorare o non valgono. Non deve recitare,fingere, inventarsi una nuova immagine. ‘Saro’ quello che sono nella vita, un imprenditore – ha spiegato oggi Flavio Briatore al suo debutto televisivo come boss del talent show The Apprentice, in onda dal 18 settembre sul Canale di Sky, Cielo.
Tocca a lui, all’uomo di Cuneo che ha ottenuto tanti successi in vari campi, ereditare il ruolo che in America, dove il format e’ nato, ha avuto il magnate Donald Trump. La sfida di ‘The apprentice’ sara’ messa in campo da 16 candidati a colpi di prove di business per aggiudicarsi un posto di lavoro (compenso a 6 cifre) nell’impero di Briatore. E l’unico giudice sara’ lui, coadiuvato comunque da due collaboratori Patrizia Spinelli e Simone Avogadro. ‘Nessuna giuria decido solo io – dice – e non mi interessa se qualcuno non e’ d’accordo, tanto chi scelgo dovra’ lavorare per me’.
In pratica, aggiunge, mette in atto quello che qualunque imprenditore vorrebbe fare e qualunque giovane in cerca di lavoro vorrebbe trovare. La garanzia che l’unica regola e’ quella della meritocrazia, che non contano raccomandazioni, essere figli o parenti di. Una premessa quasi inesistente in Italia, soprattutto in questo momento di crisi, con una riforma del lavoro che giudica negativamente, una classe politica dalle facce ‘lugubri’ che trasmettono solo pessimismo, questa estate hanno fatto scappare i turisti (soprattutto quelli piu’ ricchi) mentre gli investitori non hanno piu’ voglia di perdere soldi.
‘Mi sembra di non vivere piu’ nello stesso paese di un anno fa – continua durante la conferenza stampa, dove e’ arrivato insieme alla moglie Elisabetta Gregoraci – Le risorse ci sono, vedo tanti giovani pieni di ottimismo, di voglia di fare, ma chi ci comanda non ci insegna come si esce da questa situazione, parlano solo di repressione, di tasse: è giusto controllare lo scontrino del macellaio, ma bisognerebbe anche controllare le spese dei politici che ci hanno portato in questo baratro’. ‘Invece, dovremmo defiscalizzare – continua – introdurre la flessibilità sul lavoro per cui chi non vuol lavorare va a casa perchè ci sono molti italiani che lo vogliono’.
Sembra quasi il discorso di qualcuno che vuole impegnarsi in politica. Ma quando durante la conferenza stampa arriva la domanda su una sua eventuale intenzione dopo la vacanza appena finita con Silvio Berlusconi, risponde indirettamente. ‘Si’ sono stato in vacanza con Berlusconi ma questo non vuol dire che sto per candidarmi, tra noi non c’e’ stato nessun discorso politico – racconta – Erano 10 anni che Berlusconi non faceva una vacanza e quindi finalmente si e’ riposato ed e’ di nuovo in gran forma e io sono davvero contento di aver potuto contribuire a renderlo sereno e rilassato’.
The Apprentice, sei puntate, è stato registrato tra la primavera e l’estate principalmente a Milano ma molte delle sfide e delle prove messe in atto si sono svolte anche in altre città. I concorrenti, 8 maschi e 8 femmine, hanno tra i 20 e i 40 anni e sono stati scelti tra 5000 aspiranti. Tra loro un consulente marketing, una pr, una studentessa, un trader bancario, un ingegnere delle telecomunicazioni, una ricercatrice di Finanza.
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