Inizia l’era Orlandi nella lotta all’evasione fiscale. Nella sua prima uscita pubblica, alla consegna dei premi di laurea Lef al Cnel, il nuovo direttore dell’Agenzia delle Entrate chiede piu’ efficacia delle norme contro il nero a partire dall’obbligo del Pos per i pagamenti elettronici dei professionisti che cosi’ com’e’, senza la previsione di controlli e sanzioni, non basta.
Rossella Orlandi ritiene necessaria ”una scelta politica aggiuntiva rispetto a uno strumento che, per ora, e’ solo di moral suasion”. Ma non c’e’ solo il pugno di ferro nella sua strategia, per Lady fisco si puo’ trasmettere il messaggio che ”le tasse sono una cosa bella”. In questo senso, va per esempio la riapertura della rateizzazione da parte di Equitalia, prevista dal decreto Irpef, che riguarda debiti fiscali per 20 miliardi.
”Il provvedimento va incontro alle esigenze dei contribuenti in difficolta’, che possono usufruire di nuove condizioni favorevoli per i pagamenti, garantendo al contempo il recupero degli importi”, afferma l’amministratore delegato di Equitalia, Benedetto Mineo. Per sapere nei dettagli quale sara’ la linea politica lungo la quale opereranno le Entrate, Orlandi invita ad aspettare la presentazione da parte del governo del rapporto sull’evasione fiscale, ma non rinuncia ad anticipare qualche aspetto della sua direzione. Piuttosto che blitz anti-evasori come quello del governo Monti a Cortina, su cui ”e’ stata montata una polemica”, ”ci vuole un lavoro sereno e di continuita”’. ”E’ quello che stiamo facendo, lo abbiamo sempre fatto e lo faremo ancora di piu”’, osserva la manager, che promette ”il massimo impegno e la forte volonta’ di contrastare di un fenomeno cosi’ pericoloso”.
Il neodirettore ritiene che per sconfiggere l’evasione il reato di autoriciclaggio, inserito dalla commissione Finanze della Camera nel provvedimento sul rientro dei capitali, sia uno strumento ”fortissimo e innovativo”. Il testo approvato prevede infatti il carcere da 4 a 12 anni e multe da 5 mila a 50 mila euro per ”chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilita’ provenienti da delitto non colposo” o ”compie altre operazioni in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa”. Si tratta, secondo Orlandi, della ”cosa piu’ importante del provvedimento”, perche’ ”guarda al futuro” e ”fa svoltare questo Paese”.
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