Fumata nera del Consiglio dei Ministri per la delega fiscale. E per il fondo cala tasse e’ di nuovo rinvio, dopo che era saltato nel passato il tentativo di inserirlo del decreto sulla semplificazione fiscale. Ufficialmente per la ristrettezza dei tempi del Consiglio, che aveva davvero un lungo elenco di provvedimenti da esaminare, ma anche per la richiesta di approfondimenti da parte di alcuni ministri, l’esame del disegno di legge per la riforma fiscale e’ stato solo avviato. Ci sarebbero infatti ancora da sciogliere una serie di ‘nodi’ evidenziati dai diversi dicasteri. Ad esempio quello sull’Imu rurale. Alcuni rilievi – inoltre – sarebbero stati fatti proprio sulla tecnica legislativa: il ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca – secondo alcune indiscrezioni – avrebbe chiesto ad esempio norme di maggior dettaglio. Se ne riparlera’ cosi’ nelle prossime riunioni del Governo anche se non e’ detto che l’appuntamento per il via libera definitivo alla delega arrivera’ proprio nel prossimo Cdm. Oggi – spiega la nota di Palazzo Chigi al termine del Cdm – si e’ ritenuto opportuno rinviare ad una seduta successiva l’approvazione del testo finale. E questo – viene spiegato ufficialmente – ‘in ragione dei numerosi punti all’ordine del giorno’. Si conferma comunque che ‘la riforma vuole correggere alcuni aspetti del sistema fiscale italiano per renderlo piu’ equo e orientato alla crescita economica. Un primo punto importante e’ quello di dare maggior certezza al sistema tributario e, quindi, migliorare i rapporti con i contribuenti. A questo si aggiunge la volonta’ di proseguire nel contrasto all’evasione e all’elusione e al riordino dei fenomeni di erosione fiscale. Sul fronte dell’equita’, un contributo sara’ assicurato dalla riforma del catasto dei fabbricati, mentre su quello della crescita emerge la tassazione ambientale (green tax)’.
Tra le novita’ gia’ emerse e previste dalla delega arriva il fondo per alleggerire il carico fiscale e una sforbiciata agli sconti. Vengono confermate le aliquote Irpef e l’Irap, mentre per le imprese nascerebbe l’Iri, l’imposta sul reddito imprenditoriale. Guardano all’ambiente arriva invece la ‘green tax’ e la ‘carbon tax’. Di certo al momento sembra evidente che non c’e’ spazio a una rivisitazione delle aliquote Irpef. ‘In questo momento non andiamo a riguardare le aliquote – spiegava il vice-ministro per l’Economia Vittorio Grilli – Prima deve andare in Consiglio dei Ministri poi ne parleremo’. Ma appunto il Cdm oggi si e’ dovuto occupare d’altro. La riforma e’ contenuta in diciassette articoli ed e’ ‘orientata alla crescita’, come spiega lo stesso governo nella Relazione Illustrativa che accompagna il ddl.
Tra le altre novita’ per la casa si passa dai vani ai metri quadrati per misurare le unita’ immobiliari e si punta ad arrivare ‘ai rispettivi valori medi ordinari espressi dal mercato in una arco temporale triennale’. Si valuta inoltre la ‘possibilita’ di eliminare , ridurre o riformare le spese fiscali che appaiono ingiustificate o superate o che costituiscono una duplicazione’. Mentre una commissione ad hoc misurera’ i risultati della lotta all’evasione con la partecipazione dell’Istat, dell’amministrazione finanziaria e di altre amministrazioni pubbliche. Si introduce l’obbligo di redigere un Rapporto annuale. Sara’ rafforzata l’attivita’ dei controlli puntando sempre piu’ alle verifiche mirate. Verra’ potenziata la tracciabilita’ dei pagamenti, la fatturazione elettronica e l’accertamento sintetico. Per il sistema sanzionatorio si applicheranno criteri di ‘predeterminazione e proporzionalita” rispetto alla gravita’ dei comportamenti.
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