Atteso da mesi sarebbe ormai in dirittura d’arrivo: il nuovo redditometro misurera’ la capacita’ di spesa delle famiglie per verificare la congruita’ dello stile di vita con la dichiarazione dei redditi.
Ecco come dovrebbe funzionare il nuovo strumento di lotta all’evasione fiscale.
– TEMPI. La conferma e’ arrivata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera: sara’ pronto entro fine mese ed entrera’ in vigore dal primo gennaio 2013. Previsti per i prossimi giorni contatti con le associazioni di categoria per illustrare il funzionamento del nuovo strumento. All’inizio dell’anno le categorie erano state coinvolte con simulazioni realizzate su specifici casi, con la collaborazione della So.Se, la societa’ per gli studi di settore.
– 100 VOCI. Dai quadri alla retta dell’asilo, dai cavalli alla barca, dalle spese per la colf all’iscrizione al circolo sportivo, dagli elettrodomestici agli anelli d’oro, dalle giocate on line ai Bot, dagli abbonamenti alla pay-tv fino alle donazioni alle onlus. Sarebbero queste alcune delle voci di spesa che saranno utilizzate per verificare la capacita’ di reddito dei nuclei familiari e la fedelta’ delle loro dichiarazioni. Le voci dovrebbero essere divise in macrocategorie (casa, tempo libero, mezzi di trasporto, etc) e l’incrocio dei dati dovrebbe considerare anche il tipo di famiglia (monoparentale, due genitori e un figlio, due genitori e piu’ figli, etc).
– COEFFICIENTI. Oggi Befera ha riferito che non ci saranno i coefficienti, ovvero i diversi ‘pesi’ delle voci. Insomma una barca non pesera’ piu’ del camper, per ripetere l’esempio del direttore delle Entrate. Sarebbe questa una novita’ perche’ il vecchio redditometro e quello che era stato annunciato alla fine dello scorso anno prevedeva invece proprio impatti diversi sui calcoli finali proprio legati al tipo di spesa.
– AUTO-DIAGNOSI. Una volta collaudato, l’amministrazione finanziaria dovrebbe mettere lo strumento fiscale on line per consentire ai contribuenti di fare una sorta di ‘auto-diagnosi’: mettendo i dati delle spese affrontate e dei redditi dichiarati si dovrebbe poter verificare se si e’ a rischio, se si accende la ‘spia rossa’.
– SPIA ROSSA. Il redditometro non dovrebbe essere base degli accertamenti ma solo lo strumento per selezionale le famiglie a rischio, quelle che dall’incrocio dei dati fanno emergere un ‘warning’. E’ immaginabile che i contribuenti a rischio siano invitati a dare spiegazioni agli uffici dell’Agenzia. Ma per l’accertamento vero e proprio dovrebbe entrare in campo un nuovo strumento.
– SI PARTE DA REDDITI 2009. Sotto la lente del redditometro finiranno i redditi a partire dal 2009, e quindi dalle dichiarazioni del 2010. Questo almeno e’ quanto e’ allo studio finora. Dato, questo, che pero’ deve essere confermato.
Discussione su questo articolo