Mario Monti venerdì 2 marzo assieme ad altri 25 leader dell’Unione Europea ha ratificato il trattato con cui ci impegneremo (a partire dal 2013) a rispettare diversi vincoli economici, tra cui l’impossibilità di superare lo 0.5% del PIL nelle spese annue e soprattutto il fatidico ed agognato pareggio di bilancio. Gli unici Paesi ad opporsi e non firmare sono stati il Regno Unito e la Repubblica Ceca.
Ci stanno attanagliando in una morsa finanziaria insostenibile. Avevamo bisogno di slancio, di investimenti pubblici mirati a dare una frustata al cavallo dell’economia ed invece ci ritroviamo supini a ratificare atti sempre più soffocanti e che stringono in un abbraccio letale lo sviluppo del Paese Italia. Lo Stato non può essere paragonato ad una società in tutto e per tutto. E’ chiaro che non possiamo produrre solo utile, è palese che una Nazione per garantire equità e giustizia, debba avere capitoli di spesa volti a sostenere le fasce sociali più deboli. Il famoso Welfare non è altro che l’assistenzialismo mirato a dare una stampella economica a chi vive in condizioni disastrose o nell’impossibilità di sopravvivere decentemente.
Rispetto a diversi altri mondi, come quello americano, abbiamo coltivato negli anni una struttura (se pur con troppi rivoli e difetti) capace di non permettere a nessuno di decedere per le strade nell’indifferenza generale. Questo anche grazie alla nostra cultura cristiana, del perdono e di una affinata sensibilità collettiva.
L’Italia lo stato sociale lo ha vissuto come un cancro dalla metà degli anni ’80, un assistenzialismo ingiustificato ed esasperato ha gonfiato in modo esponenziale il nostro debito pubblico. Razionalizzazione della spesa, controlli serrati, riduzione degli sprechi, sono questi i malanni da curare mentre il governo vuole abbattere il problema alla radice, come si suole dire gettando "il bambino con l’acqua sporca".
Sarebbe stato più democratico coinvolgere i Popoli Europei consultandoli con un Referendum mentre si decide arbitrariamente di sottrarre ampi spazi di movimento e libertà ai Parlamenti sovrani (?) esautorati dei loro poteri legislativi.
Ma da un Governo Tecnico non eletto e da un Parlamento inetto pronto a non difendere la dignità degli elettori, cosa vi aspettavate? W L’Europa!
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