Nei primi mesi del 2012 il mercato immobiliare di Firenze registra il seguente comportamento: nella zona sud notoriamente più “ricca” si vede una diminuzione dei prezzi per le abitazioni che presentano dei difetti ( es. assenza di posti auto e box, assenza di sfoghi esterni, presenza di traffico). Nella parte nord, dove già in passato si sono registrate molte compravendite subordinate alla concessione del mutuo, le difficoltà sono maggiori dal momento che le banche sono ancora estremamente selettive e molte compravendite non si concludono per mancanza di accesso al credito.
Nelle zone centrali si registra un cliente più esigente e anche più riflessivo. Generale difficoltà per la vendita dei bilocali (40 mq) che in passato erano acquistati dai monoreddito che ora non riescono ad ottenere un finanziamento. A Firenze queste tipologie abbondano in seguito ai numerosi interventi di frazionamento realizzati in precedenza.
Anche sulle nuove costruzioni ci sono difficoltà perché la capacità di spesa dei potenziali acquirenti non incontra le richieste degli imprenditori. Questi ultimi stanno abbassando i prezzi e non investono più in nuove iniziative. Da segnalare che il Comune di Firenze ha disposto per il futuro una riqualificazione di aree dimesse, caserme al fine di costruire su aree già esistenti e non utilizzare nuovo suolo.
A Firenze nel secondo semestre del 2011 le quotazioni del mercato immobiliare residenziale sono diminuite del 3,2%. In tutto il 2011 la perdita di valore complessiva degli immobili è stata del 4,2%. Sempre molto presente la domanda da parte di investitori nell’area di Santa Croce, nel centro storico della città. Si tratta in genere di risparmiatori fiorentini alla ricerca di trilocali da affittare a turisti, il canone di locazione è in genere compreso tra 80 e 100 € al giorno ed il capitale investito oscilla tra 250 e 300 mila €. Non mancano comunque le richieste di prima casa da parte di giovani coppie e famiglie. Da segnalare inoltre la presenza di professionisti in cerca di soluzioni di prestigio, si tratta in genere di ultimi piani dotati di ampi terrazzi con affaccio sui principali monumenti e piazze del centro.
La macroarea che ha segnalato il maggior ribasso dei prezzi è stata quella di Isolotto che chiude con una contrazione dei prezzi del 4,5%, in seguito all’andamento del quartiere di San Bartolo-Ponte a Greve. Ad aver alimentato il mercato sono stati acquirenti che hanno deciso di destinare all’acquisto dell’abitazione capitali già disponibili. A seguire la macroarea di Poggio Imperiale-Bandino dove si segnala il ribasso nel quartiere di Galluzzo. Ad essere interessati sono state soprattutto le tipologie economiche o comunque di qualità medio–bassa. In generale si registra una contrazione della domanda e del budget a disposizione dei potenziali acquirenti.
La macroarea di Novoli-Carreggi ha registrato una diminuzione dei valori del 3,9%. Le quotazioni delle abitazioni nei quartieri di Romito e di Statuto hanno segnalato una contrazione. Le difficoltà maggiori si sono riscontrate in particolare a causa delle difficoltà di accesso al credito da parte dei potenziali acquirenti, con la conseguenza che le trattative si sono concluse a prezzi più bassi. La macroarea di Campo di Marte ha segnalato una diminuzione dei prezzi dell’1,5%. Tra i quartieri in maggior ribasso c’è quello di Coverciano-San Salvi mentre si segnala stabilità a Campo di Marte, dove per la prima volta in questo periodo si sono registrate richieste di mutuo e alcune volte difficoltà di accesso al credito, per quanto il target di acquirenti della zona sia di tipo medio-alto e non sempre chieda importi significativi rispetto al valore dell’immobile. Si notano comunque delle difficoltà per coloro che hanno un budget di spesa intorno a 200 mila €.
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