Il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi ‘restera’ al suo posto, salvo che l’esecutivo decida altrimenti, e si difendera’ a tutto tondo per dimostrare la sua estraneita” a una vicenda, quella dell’acquisto di 12 elicotteri Agusta Westland da parte del governo indiano, in cui Orsi ‘si e’ comportato con correttezza’.
E’ l’avvocato del manager indagato a Busto Arsizio per corruzione internazionale e finanziamento illecito ai partiti, Ennio Amodio, a passare al contrattacco interpretando ‘una corposa mole di documentazione’ che i pm napoletani hanno depositato nel procedimento a carico dell’ex direttore de L’Avanti, Valter Lavitola, per la presunta estorsione ai danni di Silvio Berlusconi. Scelta processuale dei pm partenopei che non va giu’ al professore milanese il quale prova (ed e’ chiaramente un eufemismo) una ‘sgradevole meraviglia’ per il deposito di atti in ‘un procedimento che doveva essere chiuso’, dopo la decisione della Procura generale della Cassazione di trasmettere il fascicolo alla Procura lombarda per competenza. Amodio, dunque, ‘rilegge’ a suo favore questa nuova documentazione di cui ha dato notizia la stampa.
IL MEMORANDUM INDIANO – Per la difesa e’ ‘un clamoroso abbaglio’ interpretare come prova delle tangenti per la vendita dei 12 elicotteri il memorandum sequestrato dai pm napoletani nella casa di Lugano della madre dello svizzero americano Ralph Haschke (anch’egli indagato) in cui sono riportati i tentativi di un pubblico ufficiale indiano di offrire aiuto per un appalto di elicotteri. Quel documento (‘peraltro mai giunto a Finmeccanica’, chiarisce Amodio) riguarda una fornitura di elicotteri ‘119’, mentre l’appalto sotto inchiesta riguarda l’elicottero ‘101”. Anche i tempi di questa offerta non quadrerebbero, per la difesa.
FINANZIAMENTO A LEGA, CONGETTURA, NESSUN RISCONTRO – Il presunto finanziamento illecito di 10 milioni alla Lega Nord e’ ‘rimasto privo completamente di ogni riscontro’, secondo Amodio, per il quale la vicenda deriva da ‘congetture dell’ex responsabile delle relazioni esterne del gruppo Lorenzo Borgogni’. La ricostruzione dell’ex manager di Finmeccanica dell’era Guarguaglini e’ ‘talmente implausibile da apparire una congettura del signor Borgogni rispetto al quale poi prenderemo le nostre iniziative in sede penale e civile per avere dimostrazione che si tratta di una interessata, falsa ricostruzione della realta’ senza alcun riscontro’. Borgogni, insomma, riferisce ‘dei gossip’ all’interno dell’azienda che la Procura di Busto Arsizio, anche se ancora in assenza di un provvedimento formale di richiesta di archiviazione, ‘non sembra voler coltivare’.
LE INTERCETTAZIONI SVIZZERE – Nella documentazione napoletana rientrano delle intercettazioni ambientali ‘eseguite all’estero dall’Autorita’ giudiziaria di Napoli’ che nel procedimento di Busto Arsizio, per la difesa, ‘non saranno utilizzabili’ per come sono state acquisite. Amodio spiega anche il tenore di un’altra intercettazione tra il segretario federale della Lega, Roberto Maroni e lo stesso Orsi, dopo la sua nomina, che sarebbe ‘improntata da un rapporto certamente amicale’ in cui il manager in sostanza, per Amodio, dice: ‘Io non sono mai stato della Lega’ e l’ex ministro, ribatte: ‘Noi ti abbiamo dato un sostegno perche’ sei una persona molto qualificata’. Nella stessa telefonata, fa notare la difesa di Orsi, nulla si dice sugli ipotizzati dieci milioni, ma solo dell’offerta a Maroni di di trascorrere a Corvara, in Alta Badia, alcuni giorni in un appartamento dello stesso Orsi.
CASA DI LONATE POZZOLO E MASERATI – Per la difesa, sono spiegate anche altre due circostanze emerse dalle dichiarazioni di Borgogni: l’affitto da parte di Agusta di un immobile a Lonate Pozzolo (Varese) per ingraziarsi la Lega e l’acquisto di tre auto Maserati. Sulla scorta delle indagini difensive e’ emerso che ‘sotto nessun profilo quell’immobile e’ legato alla posizione del parlamentare Reguzzoni o alla sua famiglia’, mentre le tre vetture sono risultate nella ‘disponibilita’ dell’azienda Agusta per le sue attivita” e non in quella di Orsi.
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