Dopo trent’anni finisce l’era Berlusconi, il Milan passa a una cordata di imprenditori cinesi. Un comunicato Fininvest, confermando la notizia, spiega che "il presidente Silvio Berlusconi ha approvato il contratto preliminare firmato dall’amministratore delegato di Fininvest, Danilo Pellegrino, e da Han Li, rappresentante di un gruppo di investitori cinesi, relativo alla compravendita dell’intera partecipazione – pari al 99,93% – detenuta dalla stessa Fininvest nell’AC MILAN".
Il contratto, vincolante fra le parti, verrà perfezionato entro la fine del 2016 ("closing"), una volta ottenute le autorizzazioni previste in questi casi dalle autorità italiane e cinesi.
La valutazione dell’AC MILAN, in base all’intesa, risulta di 740 milioni di euro complessivi e tiene conto di una situazione debitoria stimata in circa 220 milioni. Con l’accordo – ricorda Fininvest – gli acquirenti si impegnano a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario di AC MILAN, per un ammontare complessivo di 350 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 100 milioni da versare al momento del "closing").
Il contratto prevede anche che con il "signing" gli acquirenti mettano a disposizione una caparra, a conferma degli impegni assunti, pari a 100 milioni di euro, di cui 15 contestualmente alla firma e 85 entro 35 giorni.
Tra le reazioni alla notizia, quella del leader della Lega, Matteo Salvini, che commenta positivamente, anche se – dice – “avrei preferito ovviamente un imprenditore italiano, ma sono i tempi che corrono. Almeno non si svendono beni pubblici. Speriamo di tornare a vincere".
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