Gianfranco Fini ha partecipato a una manifestazione di Futuro e Libertà a Civitanova Marche. Durante il suo intervento, il presidente della Camera ha parlato, fra l’altro, di politica interna, di crisi economica, di Europa.
Il fatto che sia nato, con Mario Monti, un governo tecnico, per Fini non significa "che la politica ha fallito. La politica avrebbe fallito se, dopo le dimissioni di Berlusconi che non aveva piu’ la maggioranza, fossimo tornati a votare". In quel caso il nostro Paese avrebbe davvero "corso rischi enormi, ormai sappiamo che siamo stati sull’orlo del fallimento". E poi il governo Monti non è tecnico, nei fatti, perchè ha dalla sua parte la maggioranza del Parlamento, e quindi delle forse politiche, ha precisato il leader Fli.
Fini, che è tornato a dire che secondo lui il governo guidato dal professore bocconiano arriverà a fine legislatura, ha auspicato che accanto ai temi in agenda gia’ annunciati da Monti, "la politica aggiunga altre questioni di rilevo, in particolare quelle riforme come il numero dei parlamentari e la legge elettorale, che di qui alla fine della legislatura possano dare un diverso assetto istituzionale, permettendo una maggiore governabilita’ nella legislatura successiva".
Il leader Fli ha ringraziato il Parlamento per avere approvato la manovra economica: "La cosa importante del voto di ieri sulla manovra e’ stato il rispetto dei tempi stabiliti nella Conferenza dei capigruppo, proprio perche’ la manovra presentata presentata dal Governo deve essere approvata entro l’anno".
L’EUROPA SIAMO ANCHE NOI "Provo un certo fastidio quando sento dire ‘l’Europa ci ha chiesto…’: l’Europa è anche l’Italia. Noi siamo europei al 100%, siamo tra i fondatori delle istituzioni europee. La Ue e’ nata con i Trattati di Roma. Ma noi siamo contro il direttorio. Vogliamo che tutti i 27 Paesi della Ue abbiano pari diritti".
TERZO POLO: PIENA CONVERGENZA CON RUTELLI E CASINI Il futuro del Terzo Polo? "Sono ottmista. Anche la manifestazione di domani mattina a Roma dimostrera’ che con Rutelli e Casini c’e’ piena convergenza sulla necessita’ di dare vita ad un polo che possa rappresentare una seria alternativa, per il risanamento dell’economia e per la definizione di un modello di società”.
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