La Repubblica intervista Gianfranco Fini sulla crisi della destra e l’ex presidente della Camera e di An dice: "La definirei una destra minoritaria per vocazione che si nutre di due spettri, di due paure: l’immigrazione e l’Unione europea" e "la destra come la intendo io, maggioritaria, di governo anche quando è all’opposizione, purtroppo non esiste".
Giorgia Meloni secondo Fini è una "gran delusione", mentre Matteo Salvini "un personaggio della vecchia Lega", il suo è “lepenismo d’accatto". Sostiene poi che il suo impegno politico "non è mai cessato". Alla domanda su chi sostituirà Berlusconi nel centrodestra Fini dice che "il nuovo leader deve ancora emergere". Sul futuro del governo invece non ha dubbi: "Renzi può dormire tra due guanciali".
Per Fini dunque non esiste oggi una destra italiana come la intende lui. Tuttavia, aggiunge, "e’ inevitabile che il vuoto finisca per riempirsi", "ma si deve partire dalle idee, non dai vertici tra ex colonnelli".
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