Fidel Castro? Un personaggio carismatico ma anche manipolatore e opportunista, freddo con la sua famiglia e abituato a vivere una vita di lussi e confort, mentre la propaganda ufficiale diffondeva una immagine di umilta’ e austerita’. Questo e’ l’inedito ritratto delle "due facce" del leader della Revolucion tracciato da Juan Reinaldo Sanchez, che per 17 anni e’ stato una delle sue guardie del corpo.
Sanchez, che aveva il rango di tenente colonnello nelle Forze Armate cubane, e’ caduto in disgrazia circa vent’anni fa: suo fratello e’ andato in esilio a Miami e lui e’ finito in prigione. Nel 2009, pero’, e’ riuscito a raggiungere anche lui la Florida a bordo di un motoscafo ed ora ha pubblicato "La vita segreta di Fidel Castro", un libro nel quale descrive la realta’ del circolo intimo nel quale si muovevano il "Lider Maximo" e i suoi collaboratori.
In un’intervista con la BBC, l’ex guardia del corpo di Fidel spiega che nel suo libro ha "presentato le prove che Fidel viveva una vita con tutti i lussi", sottolineando che "non ci sono molte persone al mondo che possano dire di avere un molo privato con quattro yacht, una barca da pesca e oltre 100 uomini che custodiscono le sue proprietà".
"Nessuno a Cuba puo’ nemmeno sognare di avere una riserva di caccia personale, piu’ di 20 residenze private – che ho visitato personalmente – e un’isola privata, Cayo Piedra (a sud della Baia dei Porci) con tanto di ristorante galleggiante e delfinario, dove portare la famiglia e gli amici piu’ cari", aggiunge Sanchez.
La propaganda ufficiale ha sempre descritto un Fidel che aveva "rinunciato a tutte le comodita’, che vive in modo austero, ma in realta’ il suo stile di vita e’ quello di un capitalista senza nessun tipo di limite", aggiunge l’ex guardia del corpo. Secondo Sanchez, Fidel "aveva una doppia vita", con "una immagine pubblica di persona semplice, modesta, perfino affabile, e una realta’ molto differente nella sua vita privata". "Non l’ho mai visto avere un gesto di affetto verso la sua famiglia, come dare un bacio la mattina alle figlie: in famiglia i suoi rapporti erano piuttosto freddi e distanti". "Da quello che ho potuto vedere io, il suo rapporto con la moglie Dalia Soto del Valle era proprio cosi’: era come un’assistente personale, che gli portava le carte da leggere, o qualsiasi cosa di cui lui avesse bisogno, ma non ho mai visto l’affetto che uno immagina di incontrare in un matrimonio", racconta Sanchez, pur concedendo che "con le sue amanti era un’altra cosa, era piu’ cortese e poteva perfino ricordarsi di regalare fiori nel loro compleanno".
L’ex guardia del corpo ricorda anche che le misure di sicurezza che circondano Fidel "erano ottime, soprattutto a causa della serie di anelli concentrici organizzati intorno a lui", anche se sostiene che "la cifra di 600 attentati contro la sua vita di cui parla il governo cubano e’ esagerata, perche’ molti di quei tentativi sono stati organizzati dagli stessi servizi per provare l’efficacia della loro protezione: secondo me, circa 100 o 200 sono stati reali".
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