Roberto Fico, presidente della Camera, intervistato dal Fatto Quotidiano fa sapere che è sua intenzione riformare il regolamento della Camera dei Deputati. Un esempio? “Vanno scoraggiati i cambi di casacca. Per dire, se sei un presidente di una commissione e cambi partito, sarebbe opportuno dimettersi”.
Ma non è questo l’unico aspetto su cui lavorerà il presidente Fico, che appena eletto – ci tiene a sottolineare – ha rinunciato all’indennità aggiuntiva da Presidente: “Parleremo con i rappresentanti di ogni forza politica, per chiedere che tutti rinuncino alle indennità che prendono per i vari ruoli. Per farlo basta una delibera dell’Ufficio di Presidenza. Lo stipendio da parlamentare può bastare”.
Ci tiene a evidenziare che non si tratta soltanto di numeri, di calcoli economici, ma “di un conto culturale da saldare con i cittadini. La gente deve essere riavvicinata alle istituzioni e alla politica. E servono gesti concreti”.
REDDITO DI CITTADINANZA
“La lotta alla poverta’ non puo’ essere mai abbandonata. Va costruita da tutte le forze politiche. Lo Stato che non combatte ogni giorno la poverta’ va in una direzione che non mi piace”. “Io favoriro’ la massima discussione sull’argomento, come su ogni altro tema, da garante di tutti”.
LA FOTO SULL’AUTOBUS
“Quel giorno ero tornato a Roma da Napoli in treno, ed ero arrivato alla stazione Termini, dove ad attendermi c’erano, inaspettatamente, una telecamera e un fotografo. Di solito alla Camera vado a piedi, oppure prendo un taxi. Ma la fila per i taxi era lunghissima. Allora sono andato verso l’altra fermata in piazza della Repubblica, li’ vicino. Nel frattempo pero’ stava partendo un bus, l’85, e allora ci sono salito al volo”. “Mi sono anche seduto in fondo. Quando sono sceso ho augurato buon lavoro al fotografo”.
PRESIDENZE SLEGATE DAL GOVERNO
Fico smentisce che la sua candidatura sia stata un segnale politico alla sinistra: “Il M5S ha detto molto prima delle elezioni che le presidenze andavano slegate dalle dinamiche per il governo”. Quanto all’esistenza di correnti nel M5S, “io di correnti non ho mai voluto sentir parlare. Anche in un periodo difficile non ne ho mai volute creare, proprio come Luigi Di Maio. Non sono arrivato qui certo per questo”. In merito all’elezione di Casellati al Senato, “bisogna rispettare i voti di tutti gli italiani”.