Nella storia dell’auto in Brasile il modello più venduto è stato la Volkswagen Gol, che poi era la nostra Golf, con oltre sei milioni di esemplari, ma al secondo posto ecco un nome conosciuto, Fiat Uno. Chi non la ricorda. Più di tre milioni di veicoli, davanti alla Fusca, che per l’Italia era il celeberrimo Maggiolino e Maggiolone. Ma al quarto posto un’altra Fiat, la Palio. Insomma un dominio tedesco-italiano in Brasile, per quello che riguarda le quattro ruote più celebri. E se la Gol, non poteva essere altrimenti, ha anche il primato di auto più rubata del Paese, la storia dell’auto, almeno quella italiana, della Fiat, anche se adesso è FCA, si sta arricchendo, in Brasile di un nuovo capitolo. Se per alcuni modelli, come Punto e 500 il legame tra Italia e Brasile resta, se nel grande Paese sudamericano c’è anche una nuova Uno, che adesso è riproposta con un nuovo look, è curioso vedere come modelli da tempo fuori produzione in Europa siano ancora invece ‘attivi’ ad altre latitudini.
Ma adesso, l’aspetto più curioso, è che in Brasile stanno entrando sul mercato due nuovi modelli, progettati e sviluppati proprio in Sudamerica, che probabilmente non verranno mai messi in produzione in Italia. Modello sconosciuti che stanno per diventare famosi in Brasile. La Fiat in Brasile è la leader del mercato: nel 2015 ha chiuso con una quota del 17,73%, davanti alla General Motors con 15,66% e terza la Volkswagen che invece si è dovuta accontentare del 14,51%.
In giro per Rio de Janeiro, come San Paolo e le altre grandi città brasiliane, Fiat è il marchio più comune che si possa vedere per le strade. Così, anche se attualmente il Brasile sta attraversando una grande crisi, e non solo istituzionale, ecco che la Fiat va all’assalto con i nuovi modelli. Che non sono più, come poteva succedere una volta quelli dismessi in Italia. Oggi a guidare, in termine di venduto, la Fiat ci sono la Palio, che ha raggiunto le 122.000 immatricolazioni, poi ancora l’inossidabile Uno (ma solo il nome è riconducibile a quella italiana, il design ora ricorda invece quello della Panda) a quota 79.000 e terza in classifica la Siena con 59.000.
Ma il bello deve ancora arrivare, perchè in Brasile sono apparse la Mobi e la Toro. La prima una utilitaria economica, la seconda un pick-up dalle linee marcate, capace di attirare l’attenzione, due modelli però che in Italia non si vedranno mai. Perchè non può arrivare la Mobi in Italia? È una piccola citycar che però può ospitare cinque persone, ha caratteristiche, nel design, anche grintose e, questo l’aspetto che più può colpire, ha un prezzo che supera di poco gli 8.000 euro, per quello che riguarda il modello più economico. Se invece si pretende di più, si possono anche raggiungere gli 11.000 euro, con una serie di accessori (si può avere anche il GPS, connessione Blutooth e presa USB)) che la rendono indubbiamente più affascinante. L’aspetto che la distingue dalle Fiat ‘italiane’, è il motore, un ‘mille’ da 75 cavalli alimentato con una miscela di etanolo, carburante molto popolare in Brasile.
La Mobi, piccola, ma scattante, può raggiungere fino i 153 chilometri all’ora, non male per una utilitaria da città. Ma come la Mobi, anche il pick-up Toro non è stato fatto per le strade italiane. Si tratta di un modello che entra in un settore molto popolare, non solo nell’America del Nord, (gli Stati Uniti sono la patria di questi mezzi, che poi rappresentano anche il segmento più venduto), ma anche il Sudamerica e in questo caso, principalmente il Brasile. E visto che poi nella FCA c’è anche la Jeep, ecco che Toro si appoggia, tecnicamente, proprio su un modello americano, la Renegade, motivo questo che la può rendere ancora più appetibile sul mercato dell’America Latina.
Il (o la) Toro ha una capacità di carico di 650 chilogrammi, ma all’interno è provvisto anche di un touchscreen e ha anche la telecamera posteriore. La versione più economica arriva attorno ai 19.000 euro con motore a benzina. C’è anche il motore diesel e dai 1800 cc si passa a i 2000 e ne risente anche il prezzo, 29.000 euro. Così c’è un altro mondo, anche per le auto, che si affaccia in Brasile: Mobi e Toro sono le scommesse sudamericane della Fiat che però, almeno al momento, ma è difficile prevedere un cambio di indirizzo, in Italia non rappresentano. Anzi sono proprio sconosciute.
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