Emanuele Fiano, deputato del PD, intervenuto a Radio Cusano Campus, sulla manovra economica del governo ha detto: “Noi non tifiamo per i numeri, ma guardiamo al merito delle loro proposte che non vanno bene. Dio ci guardi dall’essere il partito dei burocrati di Bruxelles e dello spread. Sappiamo che questi numeri potrebbero far male al Paese, ma la politica deve essere più forte dei mercati. Noi critichiamo la manovra per ciò che contiene. Fassina ed Emiliano dicono che la manovra è di sinistra? Suggerisco di guardare a modelli un po’ più rappresentativi. Emiliano è un amico, ma rappresenta una minoranza del PD. Fassina non è più del PD da 4 anni”.
I festeggiamenti dei 5 stelle sul balcone. “Mi fa pensare alla balconizzazione dell’Italia. La politica si misura sulla qualità delle proposte. Ho apprezzato le parole di Giorgetti che ha detto: io non sarei andato a festeggiare sul balcone, perché la manovra va ancora scritta, dunque non sappiamo esattamente cosa significherà quel 2,4%. Lasciamo stare i balconi e andiamo nel merito. Ancora devono fare delle scelte perché di quello che hanno detto in campagna elettorale non riusciranno a fare tutto”.
Sulla manifestazione del PD a Piazza del Popolo. “Mi sono fatto un giro della piazza due volte. Io vi posso assicurare, al di là dei numeri, che la piazza era piena di molte rappresentanze che venivano da lontano: dal Veneto ad Acerra. Noi abbiamo ancora un popolo. Questo popolo c’era, ha fatto uno sforzo per venire. Il che per noi è sia una buona notizia, ma ho ricevuto anche molte critiche da chi era in piazza. Era una manifestazione vera e suggerisco alla maggioranza di governo di non fare finta di non vedere quelle persone. Leggano anche i sondaggi, cosa dice la gente sul reddito di cittadinanza o sull’abbassamento delle tasse solo alle partite iva. Non devono scherzare col fuoco”.
“Unità del partito? Per costruirla serve il congresso con le primarie che si svolgerà tra fine gennaio e inizio febbraio e chi non vince deve lavorare insieme a chi ha vinto. Non penso che sia un atteggiamento costruttivo dire che quello che fanno coloro che sono scelti per guidare sbagliano. L’unità ci viene chiesta perché i nostri militanti hanno l’impressione che siamo andati male perché abbiamo litigato. Vorrebbero che noi avessimo la forza di opporci con tutte le nostre forze a quelli che governano e non a scontrarci tra noi. La piazza deve insegnare a noi dirigenti del partito che abbiamo ancora una base forte che ci chiede di invertire la rotta e a questa base noi dobbiamo rispondere”.