Emanuele Fiano, deputato del PD, è intervenuto su Radio Cusano Campus e sull’aumento degli sbarchi ha detto: “Per giudicare l’azione di un governo serve tempo. Se avessimo giudicato l’azione di Salvini dopo 15 giorni sarebbe stato assurdo. In questo momento sono vigenti le norme che sono state votate dal governo in cui c’era Salvini. Ho sentito ieri un leghista criticare un esponente del PD affermando che il governo non sta applicando i decreti sicurezza, non è così. Il decreto sicurezza prevede che il governo di fronte a una nave, valuta se il comportamento di quella nave ipotizza una condotta penale. Il ministro Lamorgese ha valutato che la Ocean Viking non stesse commettendo un reato. Per quanto riguarda le nuove norme, c’è un buon inizio, con gli accordi di Malta che introducono meccanismi diversi rispetto al passato. E’ un accordo che prevede comportamenti per le ong molto simili a quelli che aveva stabilito Marco Minniti. Quando Salvini era ministro dell’interno sono arrivate migliaia di persone tramite barchini. Persone che sono fuori dall’accordo di Malta e dai decreti sicurezza. Decreto sicurezza? Sono d’accordo con il rilievo del Presidente della Repubblica. C’è un contrasto tra una norma nazionale e una internazionale. Non possiamo non rispettare quella convenzione internazionale”.
Sulla ratifica dell’accordo di Malta. “La cosa più singolare di queste vicende è che i Paesi che hanno fatto capire che non firmeranno l’accordo sono i Paesi amici di Salvini: l’Ungheria, la Polonia, ecc… Se firmassero l’accordo Francia, Germania e Spagna per noi sarebbe già un buon risultato. Oggettivamente, viste le presenze che c’erano a Malta, mi pare ci sia un passo in avanti molto significativo. Poi se ci saranno Paesi che diranno di no è un Paese complessivo di questa Europa”.
Sulla linea del governo giallorosso. “O il centrosinistra più il M5S riescono a vincere una battaglia culturale, con la capacità di portare a casa dei risultati, oppure è ovvio che il segnale è negativo. Portare a casa dei risultati significa però avere anche una piattaforma diversa rispetto al passato, non basta diminuire gli arrivi, serve anche una politica estera efficiente e anche un maggiore rispetto della dignità umana. Si possono conseguire risultati, cambiando i rapporti in Europa e i trattati, avendo una base culturale rispetto a quella di Salvini”.
Sul lavoro nelle commissioni e il governo bloccato al Senato. “Al Senato i numeri sono diversi dalla Camera quindi nelle commissioni noi potremmo avere delle occasioni di problematiche numeriche. Calderoli conosce bene il regolamento, lo conosciamo anche noi. Serve l’impegno di tutti: da Italia Viva, a PD, a M5S, a Leu. Si entra in una fase nella quale la Lega proverà a dimostrare con tutti i mezzi la debolezza della nostra maggioranza, noi invece dobbiamo dimostrare il contrario attraverso una presenza forte”.