A tracciare il bilancio è CougarItalia.com, il portale che promuove incontri tra donne in carriera ed uomini più giovani. Dal divario salariale (in Italia al 5% secondo Eurostat) alla partecipazione politica, dalla forza lavoro alla presenza nei consigli dei amministrazione delle aziende, nel nostro Paese le donne stanno vincendo la sfida del Glass Ceiling.
Se si tiene conto della media delle paghe orarie nette dei lavoratori, secondo Eurostat il differenziale retributivo tra uomini e donne in Italia è al 5% mentre altri Paesi si attestano al 20%, il quadruplo. «Poi abbiamo il 36,51% dei deputati ed il 34,89% dei senatori che sono donne» mette in evidenza Alex Fantini, fondatore di CougarItalia.com, il portale che promuove incontri tra donne in carriera ed uomini più giovani. E poi ancora, nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa oltre un quarto delle posizioni è ricoperto da donne e —nonostante la pandemia— rimane alta la partecipazione femminile alla forza lavoro (49%).
«Nel resto del mondo, però, la situazione non è così rosea» avvertono gli analisti di CougarItalia.com. I Paesi in cui, secondo i parametri rilevati dal portale, i livelli di parità dei sessi sono più bassi sono Marocco (con un indicatore di parità di genere pari all’8%), India (10%), Messico (11%) e Giappone (12%), Cile (14%), Spagna (15%) ed anche Francia (17%).
«I Paesi caratterizzati da una maggiore parità tra uomini e donne sono invece quasi tutti dislocati nel Sud-Est asiatico ed includono Filippine (64%), Thailandia (62%), Indonesia (59%), Vietnam (55%) e Corea del Sud (52%)» sottolinea Alex Fantini.
Secondo questo indicatore calcolato da CougarItalia.com, l’Italia si trova tra i Paesi più virtuosi con il 48%. Ma c’è ancora molta strada da fare, soprattutto a livello di percezione.
Vero è infatti che solo una minoranza della popolazione mondiale crede che uomini e donne siano trattati senza alcuna discriminazione di genere.
Senza contare poi i livelli allarmanti di molestie e violenze sessuali subite dalle donne: ma i dati più preoccupanti si registrano in Messico mentre in Italia il fenomeno è relativamente contenuto.
«Le molestie sessuali rappresentano un fenomeno che ha una portata più grande di quanto ci si possa immaginare» commenta il fondatore di CougarItalia.com.
A livello mondiale, nella fascia di età tra i 18 ed i 34 anni il 16% delle donne ha subito una qualche molestia, ma la percentuale si dimezza nella fascia di età tra i 35 ed i 54 anni e scende sotto al 3% al di sopra a partire dai 55 anni. «Forse perché le over-35 di oggi sanno gestire meglio ogni situazione» sostiene Alex Fantini.