Ferragosto, la festa più desiderata dell’estate. Quest’anno, però, c’è un obiettivo in più, quello di contenere i contagi. Il focus è puntato sui falò in spiaggia, sui raduni con assembramento di persone, sulle tipiche cocomerate, che rappresentano il top per questa giornata di festa.
Le ordinanze anti movida vanno dal Nord al Sud della Penisola. Ogni regione sta proponendo le sue normative. Si auspicano eventi a numero contingentato, al chiuso resta l’obbligo di indossare le mascherine, il distanziamento di 1 metro e il divieto di assembramento.
Nel Lazio il governatore Nicola Zingaretti ha affermato che renderà obbligatorio il test per chi arriva da Paesi a rischio.
In giro c’è tanta voglia di normalità, con protagonisti sulle tavole piatti come spaghetti alle vongole, caprese o cozze gratinate, cocomero, birra, pompelmo rosa o limonata.
Qual è il significato di questa ricorrenza tanto gettonata in ogni parte d’Italia? Questa festività ha origine nella storia di Roma antica. Il nome deriva da Feriae Augusti (riposo di Augusto) in onore dell’imperatore romano Ottaviano Augusto. Era un periodo di riposo, di festeggiamenti, di scambio di regali, istituito nel 18 a.C.
La festa di mezza estate venne poi a coincidere con la celebrazione cattolica dell’assunzione di Maria il 15 agosto e prese una valenza prettamente religiosa.
Nei tempi antichi si svolgeva una caratteristica processione notturna a Roma, che raccoglieva un gran numero di fedeli e di devoti. Lungo un suggestivo itinerario che si dipanava nelle strade antiche della capitale, si trasportava l’immagine sacra del Salvatore, dalla cappella di San Lorenzo in Laterano (situata oggi nella Scala Santa con il nome di Sancta Sanctorum) fino alla basilica di Santa Maria Maggiore.
Nella seconda metà del XVI secolo la processione fu abolita e il ferragosto romano fu teatro di riti profani, come combattimenti di tori e corse dei cavalli.