Al mare o in montagna non fa differenza, la donna italiana non vuole mancare all’appuntamento con il pranzo di Ferragosto, anche se teme di commettere gaffes che possano guastare l’evento. Secondo gli esperti di bon ton, un pranzo informale può essere reso unico evitando gli eccessi e puntando su una perfetta ma semplice organizzazione.
Qual è il segreto principale per superare l’ansia da pranzo? Parola chiave per il 56% degli esperti: l’organizzazione. Spesa e inviti devono essere già programmati dalla settimana precedente, in modo da non commettere errori e poter fare una bella figura, senza dover strafare rinunciando al relax. Il 48% ritiene invece fondamentale la creatività, sia nel menù sia nella location. Il 36% punta sull’accoglienza: far sentire gli ospiti come a casa propria è sempre un ingrediente fondamentale. Infine, il 29% conta su un sano divertimento, spendendo le proprie energie per dar vita ad un momento che non risulti noioso agli invitati di tutte le età.
I 5 CONSIGLI DEGLI ESPERTI PER ORGANIZZARE IL PRANZO DI FERRAGOSTO PERFETTO
1) OTTIMA REGIA: Per non rovinarsi la vacanza passando tutta la settimana dietro i fornelli ed evitare di preparare porzioni troppo abbondanti rispetto al numero degli invitati, ciò che conta è l’organizzazione. La brava padrona di casa deve essere una buona regista, preparando per tempo lista della spesa e degli invitati e (se si è davvero in confidenza), invitando ciascuno a portare qualcosa anche per accrescere il sentimento di condivisione.
2) CREATIVITÀ ED EFFETTO SORPRESA: Anche il pranzo più informale e organizzato all’ultimo momento richiede per una buona riuscita un tocco di attenzione, e il segreto è soprattutto proporre qualcosa che l’ospite non trova a casa propria, sorprendendolo con un piccolo cadeaux o con un dettaglio presente sulla tavola, magari suggerendo un dress code ispirato all’estate, semplice e non troppo vincolante, ma capace di rendere la festa ancora più speciale.
3) EVITIAMO GLI ECCESSI: l’ospitalità che offriamo ai nostri ospiti non deve travalicare i limiti di una rilassata piacevolezza. Abbigliamento casual, dunque, ma fresco e curato, numero di persone “giusto”, perché ciascuno abbia un comodo posto a sedere e un minimo di spazio vitale. Niente musica spinta, bambini seduti in un tavolo a parte, con un menù tutto per loro e magari un film da guardare.
4) MISE EN PLACE SEMPLICE, MA CURATA: possiamo anche usare posate di plastica , purché belle e tutte uguali. Allo stesso modo tovaglioli usa e getta, basta che siano raffinati e grandi. Per nessuna ragione serviremo il vino in bicchieri di plastica: il vetro è obbligatorio! Segnaposti e centrotavola a tema possono essere ottime decorazioni, ma sono vietati se rischiano di togliere spazio in tavola ai piatti e alle vivande. Grande attenzione al confort “climatico”. Se il caldo è soffocante, meglio una stanza con aria condizionata che una terrazza torrida.
5) UN MENÙ CHE PROFUMA D’ESTATE: Anche il menù deve ricordarci che stiamo celebrando festa di mezza estate. Spazio dunque ai profumi delle erbe, alla frutta e verdura di stagione e magari scegliamo un ingrediente, come il pesto, che può fare da fil rouge tra le portate, arricchendo risotti o spiedini di pesce. Da evitare l’effetto “self service aziendale” e le troppo ovvie insalate di riso o di pasta.
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