Non servono tanti giri di parole: le follie green dell’Unione Europea devono essere fermate. Anche questo è il responso delle urne. Infatti, deve essere ricordato che tanta parte dell’inquinamento atmosferico proviene dalle industrie di Paesi come Cina e India. Eppure, siamo noi europei a doverci imporre delle regole.
Inoltre, il materiale con il quale si fanno le batterie delle automobili elettriche è trattato dalle industrie cinesi. Lo vogliamo dire o no?
Oltre a ciò, materiali come il cobalto provengono dai Paesi africani. Si parla tanto del dovere di aiutare quei Paesi ma si continua a trattarli come dei territori dai quali prendere delle risorse. Tra l’altro, proprio la Cina sta avendo una grande espansione in Africa. L’Europa ha rinunciato al gas russo, perché Putin è un dittatore. Però, con queste politiche, noi rischiamo di metterci nelle mani della Cina di Xi Jinping.
La Cina non è un Paese meno dittatoriale della Russia. Inoltre minaccia Taiwan. Da questo si evince che la politica dell’Unione Europea è contorta. Dice di implementare certe politiche per “salvare il pianeta” ma non dice nulla riguardo a coloro che inquinano veramente. Dice anche di essere contro i dittatori e perciò rinuncia al gas russo mentre (di fatto) rischia di diventare dipendente dalla Cina, con le politiche sulle auto elettriche e sulla casa. Tutto ciò è bislacco e rischia di causare gravi danni ai cittadini.