“Sono state emanate con un Provvedimento del MEF del 4 luglio 2017 le disposizioni attuative che riguardano lo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale, così come stabilito dalla Direttiva europea n. 107/2014 recepita con decreto del MEF del 28 dicembre 2015. Il Provvedimento stabilisce le modalità e i termini per la comunicazione, nell’ambito della reciproca assistenza amministrativa tra gli Stati membri del Consiglio d’Europa e dell’OCSE, delle informazioni finanziarie e fiscali, ai fini del contrasto dell’evasione fiscale internazionale”. Così in una nota l’On. Marco Fedi, Pd, deputato eletto all’estero e residente in Australia.
“La direttiva 2014/107/UE del Consiglio, del 9 dicembre 2014 nonché gli accordi sottoscritti in applicazione dell’articolo 6 della Convenzione concernente la reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale tra gli Stati membri del Consiglio d’Europa e i Paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo prevedono lo scambio automatico di informazioni finanziarie a fini fiscali secondo uno standard comune di comunicazione al fine di contrastare l’evasione fiscale internazionale.
Tenuti all’adempimento comunicativo, sono gli operatori finanziari, i contribuenti sottoposti a monitoraggio fiscale e le Istituzioni finanziarie italiane tenute a effettuare la comunicazione per lo scambio automatico di informazioni fiscali.
Si inasprisce ulteriormente quindi il sistema di controllo in Italia per la lotta all’evasione e all’elusione fiscale con la cooperazione fiscale tra le Amministrazioni fiscali e scambio automatizzato delle informazioni.
Sono queste le linee guida che hanno orientato in questi ultimi anni l’operato dell’esecutivo italiano nella definizione delle azioni di contrasto all’evasione fiscale internazionale.
Anche grazie all’impulso dell’Italia nelle sedi internazionali nel 2017 quasi 100 Paesi renderanno operativo lo standard elaborato dall’OCSE per lo scambio obbligatorio e automatico delle informazioni finanziarie sui patrimoni detenuti dai non residenti.
È uno scenario di rottura col passato che, grazie anche alla voluntary disclosure, consentirà di contrastare l’evasione fiscale, recuperare gettito e quindi ridurre la pressione fiscale sui contribuenti.
Lo scambio automatico di informazioni – precisa Fedi in conclusione – è lo strumento più potente per la cooperazione fiscale internazionale. Esso prevede tutte le forme di assistenza amministrativa in materia fiscale: lo scambio di informazioni su richiesta, scambi spontanei, scambio automatico, verifiche fiscali all’estero, verifiche fiscali simultanee e assistenza nella riscossione delle imposte, al fine ultimo di garantire la protezione dei diritti dei contribuenti”.
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