L’on. Marco Fedi, deputato dem eletto all’estero e residente in Australia, è intervenuto oggi alla Camera per esprimere il voto favorevole del Gruppo del Pd alla Ratifica dell’Accordo. Fedi, in sede di dichiarazione, ha ricordato che l’approvazione del disegno di legge di ratifica di questo Accordo tra Italia e Turkmenistan in materia di scambio di informazioni consentirà l’inserimento del Turkmenistan nella «white list» e rafforzerà quell’area di trasparenza nei rapporti tra gli Stati che è condizione per intensificare anche i rapporti economico-commerciali e gli investimenti, e sicuramente questa è una delle direzioni in cui l’Italia intende muoversi con questo Paese.
“L’Accordo – ha illustrato il deputato democratico – è stato redatto sulla base del modello del Tax information exchange agreement, che è un modello di base OCSE, e consiste nello scambio di informazioni tra gli Stati che, in questo momento, in ragione anche del ridotto interscambio commerciale, non ritengono necessario stipulare una convenzione contro le doppie imposizioni fiscali, che rimane, comunque, un obiettivo da raggiungere una volta che intensificheremo i rapporti con questo Paese. L’articolo 5, come è stato ricordato, rappresenta il fulcro dell’Accordo, perché in quell’articolo si stabiliscono le modalità per lo scambio di informazioni e, soprattutto, si stabilisce che viene definitivamente superato il segreto bancario e questo per una serie di figure economiche che a livello di Accordo vengono identificate, in particolare, come è stato ricordato anche i fiduciari”.
“L’immagine dell’Italia come partner commerciale è, al momento, centrata sul settore energetico ma, come dicevo, le autorità turkmene hanno manifestato interesse a cooperare anche nell’agricoltura, nelle costruzioni, nelle infrastrutture e nell’industria tessile. L’interesse per i beni di consumo italiani, al momento limitato, appare suscettibile di grandi sviluppi, se opportunamente veicolato presso queste competenti autorità”.
Nel concludere il suo intervento, Fedi ha ricordato: “In Turkmenistan, nel dicembre 2013, è stata aperta l’ambasciata d’Italia e che, il 18 novembre del 2014, il Presidente del Consiglio Renzi si è recato in visita in Ashgabat. In questa occasione, è stata affermata la comune volontà da parte dell’Italia e del Turkmenistan di avviare un partenariato strategico tra i due Paesi in altri settori economici, al di là di quello energetico, così come in campo educativo, culturale e turistico”.
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