Non sono i mille giorni del Governo Renzi o la chiara e netta inversione di tendenza per gli italiani nel mondo che ci convincono a sostenere Matteo Renzi.
Abbiamo il dovere di rafforzare il Partito Democratico dopo una scissione che non siamo riusciti ad evitare. Dobbiamo dare al nuovo segretario la forza politica ed elettorale per sconfiggere i populismi che avanzano, i nazionalismi che vorrebbero creare barriere culturali, muri, divisioni. Dobbiamo evitare che la conoscenza, le opportunità di scambio e di crescita, in sostanza l’essenza dell’essere italiani nel mondo, subiscano un pesante arretramento. Dobbiamo contrastare Lega Nord e M5S ed un centro-destra incerto ed insicuro che fanno dell’Italia un paese diviso e disorientato, anche sotto il profilo politico.
La fase riformatrice avviata dal Governo Renzi è parte della storia del Paese, di un Governo che in mille giorni ha fatto tante cose, dalla legge contro il caporalato a quella per il cinema, dai progetti per le periferie e il sostegno all’agricoltura alla legge sul “dopo di noi” e i finanziamenti per l’edilizia scolastica, dal riordino dell’editoria e lo sviluppo della green economy alla stabilizzazione nel mondo del lavoro di 645 mila posti, oltre alla salvaguarda chi era rimasto senza pensione, dalla riforma degli appalti alla legge contro gli sprechi alimentari, da una pubblica amministrazione semplificata alla prima legge nazionale sull’autismo fino al terzo settore ed alle unioni civili.
In 1000 giorni l’Italia è cambiata. Gli italiani nel mondo che hanno votato SI al referendum sulla riforma costituzionale avrebbero voluto un cambiamento anche sotto il profilo istituzionale. Gli stessi italiani nel mondo, che hanno costruito all’estero un loro spazio di vita, culturale, sociale, economica e politica, oggi sentono l’emergenza da affrontare. Rafforzare gli strumenti della cooperazione internazionale, gli organismi sovranazionali, per sconfiggere i nazionalismi, gli egoismi, i populismi e le logiche qualunquiste. Non possiamo permetterci passi indietro nella costruzione di un’Europa unita, nel rafforzare le Nazioni Unite, nel vederci al centro di politiche multilaterali.
Ecco, oggi la sfida verte sul modello di crescita. Multilateralismo significa politica della reciprocità, significa opportunità di scambio, significa libertà di movimento delle persone e delle idee.
Poi abbiamo le nostre splendide comunità italiane nel mondo. In questi anni abbiamo rafforzato la dimensione culturale e linguistica, non solo garantendo i finanziamenti in una situazione di gravi difficoltà economiche per il Paese, ma anche lavorando alla dimensione della rappresentanza. In questi anni abbiamo rafforzato la circoscrizione estero ed abbiamo introdotto il voto anche per I temporaneamente all’estero che andrà ripreso nella nuova legge elettorale, abbiamo esteso ai lavoratori UE ed Extra-UE le agevolazioni fiscali ed ottenuto l’esenzione IMU e TASI per I pensionati in convenzione o con pensione locale, diminuendo di due terzi la TARI, abbiamo prorogato ulteriormente le agevolazioni fiscali per i lavoratori che rientrano nei criteri di controesodo, abbiamo chiesto ed ottenuto dal Governo l’impegno a non chiudere alter sedi consolari e lavorato per recuperare risorse per il Sistema della internazionalizzazione del nostro sistema commerciale e produttivo. Ed abbiamo chiesto ed ottenuto il rinnovo degli organi di rappresentanza delle comunità: Comites e CGIE.
Non siamo ancora pienamente soddisfatti ma rispetto ad altri momenti, nonostante le difficoltà, si percepisce una chiara inversione di tendenze. Per questa ragione sosteniamo Matteo Renzi.
Perché è possibile cambiare, perché per cambiare occorre una guida sicura, perché chi guiderà il Partito Democratico avrà bisogno degli italiani all’estero. Per queste ragioni, Matteo Renzi ci chiede di sostenere la sua mozione congressuale. Per queste ragioni ci impegneremo a sostenere Matteo Renzi per la corsa alla segreteria del PD e per la sfida alle prossime elezioni politiche.
I parlamentari del PD: Marco Fedi e Francesco Giacobbe (Ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide)
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