Un venerdì di passione per il centrodestra. Iniziato con la proposta lanciata da Matteo Salvini attraverso le pagine del Giornale: un centrodestra federato entro giugno, e poi candidati comuni alle amministrative. Senza dimenticare il tema dei referendum sulla giustizia, che per Salvini “non sono un intralcio per le riforme”.
“I sei temi che ho sposato d’intesa con il Partito Radicale non sono materia trattata dal Parlamento e nemmeno dal governo. Noi sosteniamo la possibilità per un magistrato di candidarsi al di fuori delle correnti. Insomma, proviamo a far fuori questo meccanismo deleterio spiegato da Luca Palamara nel suo libro. E poi ci occupiamo della responsabilità civile dei giudici, tema già oggetto di un referendum negli anni Ottanta”.
Sulle candidature per le comunali “sto incontrando i potenziali candidati, espressione del mondo civico – dichiara – andiamo avanti, nel giro di qualche giorno decideremo. Ma non è tutto. Credo e spero entro giugno di arrivare alla federazione delle forze di centrodestra, almeno di quelle che sostengono il governo Draghi. Tutte. Siamo tutti sullo stesso piano, ma dobbiamo fare un passo in avanti. Per esempio creando gruppi unici alla Camera e al Senato”. Rispetto al partito Coraggio Italia aggiunge: “Stimo Toti e Brugnaro, ma credo che sia giusto trovare una sintesi senza litigi nel centrodestra”.
Con la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, “mi sembra difficile federare forze di maggioranza e di opposizione. Ma io dico che abbiamo il dovere di creare con tutti liste comuni nel 2023. Tutti insieme nel maggioritario, scegliendo candidati comuni a tutto il centrodestra, poi ciascuno farà la sua gara nel proporzionale e lì esprimerà la propria identità”.
In mattinata Matteo Salvini e Silvio Berlusconi si sentono al telefono, una chiacchierata “affettuosa, positiva e con lo sguardo rivolto al futuro”. Il segretario leghista e il presidente di Forza Italia si sono confrontati, tra gli altri argomenti, sull’ipotesi di federazione del centrodestra. “Vogliamo costruire per il bene dell’Italia”, ha detto Salvini.
“Riuniti su Zoom i vertici di Forza Italia: mi sono sentito di nuovo “in famiglia”. Abbiamo parlato delle grandi sfide che ha di fronte il governo: riforma di giustizia e fisco. In un clima collaborativo abbiamo valutato l’ipotesi di una federazione delle forze del centrodestra”. Cosi’ il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, su Twitter allegando una sua foto, ripresa dall’alto, seduto davanti a un computer.
Durante lo Zoom, il Cavaliere tra le altre cose ha detto: “Ho sentito qualcuno dire che saremmo appiattiti sulla Lega: ma quando? Siamo il partito-guida del centrodestra e ho sempre trovato in Matteo Salvini un ascoltatore attento: i nostri rapporti sono ottimi”.
“La proposta di Matteo Salvini per una federazione del centrodestra la consideriamo con grande attenzione. Non diciamo no: ne parleremo nelle sedi dedicate del partito. Di sicuro una maggiore unita’ con le altre forze del centrodestra consentira’ di dare maggiore forza alle nostre battaglie storiche”.
“Ora valutiamo la federazione del centrodestra di governo, poi mi piacerebbe pensare in futuro a un partito unico del centrodestra: speriamo di convincere Fratelli d’Italia”. Quindi il Cavaliere ha riferito che un suo sondaggio dà Forza Italia attualmente al 9,5% ma, ha aggiunto, “è possibile tornare a due cifre”.
Non solo la telefonata con Silvio Berlusconi. Nelle ultime ore, Matteo Salvini ha contattato anche gli altri gruppi del centrodestra al governo, “con l’obiettivo di creare una casa comune in Parlamento per aiutare l’esecutivo Draghi a essere sempre piu’ efficace sui temi piu’ sentiti dalla coalizione: aiuti a famiglie e imprese, riforme, taglio delle tasse, nuove infrastrutture, giustizia e sicurezza – si legge in una nota -. Il clima emerso dai contatti telefonici e’ di grande interesse e di forte collaborazione”.
Federazione del centrodestra? Un’operazione giusta, uno strumento per difendersi dallo strapotere della sinistra nella maggioranza, che però non ci riguarda: così fonti di Fratelli d’Italia interpellate dai cronisti.
MA FORZA ITALIA SI SPACCA
“Non moriremo leghisti”. Dentro Forza Italia non sono poche le voci contrarie a una federazione del centrodestra. Del partito unico, poi, in tanti non ne vogliono neppure parlare. Prendono le distanze Gelmini e Carfagna, pronte persino a creare nuovi gruppi parlamentari. E poi c’è Gabriella Giammanco, vice presidente di Forza Italia e portavoce azzurra in Sicilia, che commenta così: “Ho letto che entro giugno si dovrebbe dar vita a una federazione dei partiti del centrodestra che sostengono il Governo. Non siamo ai saldi di fine stagione, Forza Italia non può disperdere il suo tesoretto di voti e svendere la sua storia”.
“Mi domando – aggiunge – perché tanta fretta e per quale motivo non si apra su questo argomento un dibattito autentico in Forza Italia con il nostro leader Silvio Berlusconi. Su un passaggio così delicato sarebbe giusto ascoltare tutti e che la decisione finale fosse la più condivisa possibile”. “Personalmente ritengo che non sia il momento di parlare di operazioni del genere – dice ancora la parlamentare azzurra -. L’abbiamo sempre detto: pur riconoscendoci nell’area di centrodestra, rispetto ad altri partiti che ne fanno parte siamo una realtà diversa. Cosa sarebbe cambiato? I nostri elettori non capirebbero. Un’operazione simile dovrebbe andare a beneficio di tutti ma temo che in questo caso a beneficiarne sarebbe soltanto la Lega. Anche per i pochi che, egoisticamente, sperano di preservare le proprie posizioni quest’operazione sarebbe un’incognita”.