Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale riparte dalla sua prima direzione nazionale dopo il voto e la sua presidente, Giorgia Meloni, lancia un nuovo progetto per il futuro del partito: "Dobbiamo avviare delle conferenze programmatiche sul territorio per poi raccoglierle a luglio e definire le linee guida. Entro fine anno dobbiamo risolvere i nostri due problemi: l’indecisione sul posizionamento e l’organizzazione ancora carente".
Proprio l’organizzazione e’ stato uno dei punti deboli di FdI durante la campagna elettorale secondo la Meloni, che si rammarica per il suo errore piu’ grande: "Ho accettato che molti deputati e nomi noti del partito non ci mettessero la faccia e non scendessero in campo per le elezioni". La Meloni accusa: "Se ci fosse stata una classe dirigente piu’ responsabile avremmo raggiunto la soglia di sbarramento".
Alleanze? “A Forza Italia dico: non si può parlare di unità del centrodestra nel momento in cui fa da stampella a Renzi su riforme che non sono tali perché le province non sono state abolite, il Senato non è stato cambiato e l’Italicum non è che la replica del modello in cui i segretari di partito nominano i parlamentari". E al Nuovo Centrodestra di Alfano Meloni chiede “di uscire dal governo, al limite di dare solo un sostegno esterno sui provvedimenti importanti che condivide dell’esecutivo Renzi. Mentre non è comprensibile un centrodestra che dica sì alla legalizzazione delle droghe leggere".
Uno dei temi principali di cui si e’ discusso oggi e’ quello della coalizione del centrodestra. Come ha spiegato Ignazio La Russa, si tratta di un progetto che "e’ appena partito" ma che bisogna valutare bene "a monte", prima di scegliere i personaggi piu’ adatti a candidarsi per le elezioni tramite le primarie. I punti in comune con le altre forze devono essere, come ha detto la Meloni, il presidenzialismo, il Senato eleggibile e la legge elettorale, oltre a misure su tasse e fisco che siano "piu’ vicine ai cittadini".
Anche Guido Crosetto, coordinatore di FdI-An ha parlato del futuro, sottolineando come esista uno "spazio politico enorme che solo noi stessi possiamo impedirci di occuparlo: dipende solo da noi e dalla nostra classe dirigente", spiega Crosetto. Che poi lancia una sorta di provocazione per mettersi a piena disposizione del partito: "Non so se voglio continuare a fare quello che sto facendo in FdI nel ruolo politico con cui l’ho fatto finora". Crosetto non parla di dimissioni da coordinatore, ma si dice pronto a far spazio ai giovani che devono emergere e per questo chiude dicendo che si vedra’ nelle "prossime settimane", pur sottolineando che non ci sono dimissioni in vista.
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