Dopo l’interrogazione parlamentare presentata dal Senatore del MAIE Mario Borghese, nella quale l’eletto in Sud America segnalava al ministro degli Esteri Tajani le tante disfunzioni del sistema “Prenotami” – quello che gli italiani nel mondo sono costretti ad usare per poter ottenere un appuntamento in Consolato -, arriva l’interrogazione della Senatrice Pd Francesca La Marca, eletta nel Nord e Centro America.
Al ministro Tajani La Marca chiede “se è a conoscenza del malfunzionamento dei portali “Fast.it” e “Prenot@mi” e dei disagi che tale malfunzionamento comporta ai cittadini italiani residenti all’estero”.
Nel testo dell’interrogazione, la senatrice Pd spiega: “I servizi telematici che “Fast.it” mette a disposizione degli utenti sono innumerevoli fra cui quello di trovare il proprio Consolato di competenza oppure l’intera rete consolare. Inoltre, offre servizi di assistenza ai connazionali in difficoltà e informazioni sugli organismi rappresentativi degli italiani all’estero. A questo servizio ne va aggiunto un altro di fondamentale importanza per gli italiani residenti all’estero, ovvero il servizio “Prenot@mi”, che ha lo scopo di prenotare appuntamenti per i servizi consolari come rilascio di passaporti, carte d’identità, atti notarili, visti e cittadinanza. Ad entrambi però le critiche non sono mancate”.
“Nelle ultime settimane – aggiunge La Marca – mi sono giunte numerose lamentele relative al malfunzionamento del portale “Fast.it” e del servizio “Prenot@mi”. Spesso, infatti, le pagine di accesso dei portali non rispondono o risultano sovraccariche di richieste, impedendo così addirittura il login agli utenti che non possono usufruire di conseguenza dei servizi disponibili oppure comunicare la loro difficoltà al Consolato di riferimento”.
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L’interrogazione parlamentare segue numerosi segnali di allarme provenienti da cittadini e utenti dei servizi erogati da questi portali digitali, che negli ultimi mesi hanno sperimentato notevoli difficoltà di accesso, inefficienze e interruzioni di servizio.
“Il disagio è grave e comporta un cortocircuito nel meccanismo che alimenta il Ministero. Infatti – ha continuato la La Marca – molti italiani residenti all’estero si sentono abbandonati nella richiesta di attuazione anche dei più basilari diritti. Questo comporta un allontanamento dei cittadini dalle istituzioni italiani operanti sul territorio”.
“Mi aspetto sicuramente una risposta soddisfacente e una soluzione di rapida esecuzione, perché le problematiche che si riscontrano sono gravi e vanno a ledere alcuni dei diritti fondamentali dei cittadini residenti all’estero”, conclude la senatrice dem.