Gennaro Migliore, deputato di Italia Viva, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt), ha parlato della fase due: “Oggi circolava una vignetta simpatica in cui c’era Conte che diceva: può uscire solo chi ha capito cosa ho detto. Le comunicazioni forse dovrebbero essere più sobrie e schematiche. Quando si è detto che si poteva andare a trovare i propri congiunti, tutti sono andati sul vocabolario a vedere cosa significasse congiunti. Ora si dice affetti stabili, la toppa è peggio del buco”.
E ancora: “Da laico, non consento allo Stato di impedire che ci possa essere la professione della propria fede religiosa. Sulle riaperture poi si poteva differenziare per regioni. La mancata distinzione tra regioni è un grave problema. Mi sarebbe piaciuto ascoltare termini tecnicamente più chiari: quanti tamponi facciamo, quali dispositivi di sicurezza vanno adottati”.
“La vera fase due inizia il 18, il 4 è una data indicativa. Quello che non ho capito è come si affronta un’emergenza economica che può diventare ancora più drammatica. Il turismo ha perso una stagione, perchè la mobilità con l’estero è quasi da dimenticare, quella extraregionale crea difficoltà, se si impedisce anche quella intraregionale diventa un grande problema. Significa mettere in ginocchio un grande pezzo della nostra economia”.