Dario Franceschini, ministro della Cultura e del Turismo, in una intervista al Messaggero dichiara: “Immagino, purtroppo, che il turismo internazionale questa estate avrà un forte calo. Sia in entrata sia in uscita. Quindi, stiamo facendo un investimento forte sul turismo interno, perché questa sarà un’estate di vacanze in Italia”.
“Non do cifre, finché non ci saranno le norme di legge – aggiunge -. Ne sto parlando con Conte, con Gualtieri e con gli altri ministri. L’idea è quella di dare un sostegno alle imprese turistiche e un incentivo alle famiglie sotto un certo reddito e con figli a carico, un bonus che possano spendere in strutture ricettive nel nostro Paese. Così si aiutano sia le imprese turistiche sia le famiglie a reddito medio-basso”, “ci stiamo confrontando con il comitato tecnico-scientifico sui criteri di sicurezza per la riapertura progressiva di tutti i settori di competenza del mio ministero. Dagli stabilimenti balneari al teatro, ai musei, ai cinema, ai set cinematografici e via così. Le date, per il turismo e per tutto il resto, le decideremo in base all’andamento dell’epidemia”.
“Nessuno ha mai parlato di confini chiusi al turismo. Temo che la fake news secondo cui le frontiere saranno chiuse fino alla fine del 2020 sia stata fatta girare ad arte, per spostare verso altri Paesi i flussi turistici. Anzi, all’opposto, anche nel consiglio dei ministri del turismo europei, che s’è svolto l’altro giorno, oltre che sul tema delle risorse abbiamo insistito sulla necessità di individuare al più presto criteri uniformi di sicurezza sanitaria, in modo da consentire spostamenti liberi infraeuropei, senza rischi per il Paese d’arrivo. Dobbiamo avere gli stessi protocolli e gli stessi standard di tutela sanitaria, così che i cittadini dei vari Paesi Ue si possano muovere in tranquillità”.
Franceschini fa inoltre sapere di stare avviando “colloqui con la Germania che è il Paese che ha più turisti in uscita verso l’Italia. Ma anche per quanto riguarda questo settore, la ripresa della vita economica e sociale deve essere compatibile con le garanzie di non ripresa del contagio e con le indicazioni del comitato tecnico-scientifico”.