Emanuela Claudia Del Re, viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, questa mattina alla Farnesina ha aperto il seminario ‘Il valore della tradizione: sapere innovare senza sprecare. Le produzioni locali per promuovere la salute, la salvaguardia dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile’.
L’evento e’ organizzato in vista della Giornata mondiale dell’alimentazione, fissata per il 16 ottobre dalle Nazioni Unite.
Del Re ha lanciato il suo appello: “La fame e’ un problema che riguarda tutti. Ma per risolverlo occorre volonta’: tanti esperti ci indicano le strade possibili, e’ il momento di agire per raggiungere l’obiettivo Fame zero”.
Ogni sei secondi nel mondo un bambino muore a causa della malnutrizione, ricordano gli studi della Fao.
Lo sviluppo per essere realmente sostenibile deve tener conto di tre elementi: esperienze tradizionali, innovazione tecnica e riduzione degli sprechi, dice Daniel Gustavson, vicedirettore generale della Fao, l’Organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura.
L’80 per cento della popolazione povera vive nelle zone rurali e dipende quasi totalmente da agricoltura, pesca e selvicoltura: recuperare le tradizioni agricole, differenziare la produzione e aumentare l’occupazione nelle aree rurali “puo’ essere la chiave”, assicura Gustavson.