Mercoledì 15 febbraio, dalle 10.00 alle 13.30, presso la Sala delle Conferenze Internazionali della Farnesina, si terrà infatti l’evento di presentazione del Progetto PNRR ‘Turismo delle radici: una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post Covid-19’.
La prima parte, moderata dal direttore generale per gli Italiani all’estero e le Politiche Migratorie, Luigi Maria Vignali, vedrà gli interventi istituzionali del vice presidente del Consiglio e del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, del ministro del Turismo Daniela Santanchè, del sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
Seguirà una sessione tecnica, moderata dal vicedirettore dell’ANSA Stefano Polli.
All’evento saranno coinvolti i sindaci dei Comuni sotto i 5.000 abitanti, che sono tra i principali destinatari del progetto del Turismo delle Radici.
Gli italo-discendenti nel mondo rappresentano un segmento turistico dalle enormi potenzialità per il nostro Paese, si sottolinea alla Farnesina. Generano un turismo sostenibile e una domanda internazionale che utilizza le infrastrutture tutto l’anno.
Si calcola che gli oriundi italiani siano tra i 60 e gli 80 milioni.
I principali Paesi destinatari dell’emigrazione italiana sono Argentina, Brasile, Venezuela, Uruguay, Colombia, Paraguay, Cile, Stati Uniti, Canada, Sud Africa, Germania, Svizzera, Francia, Belgio, Regno Unito. Enit valuta che tra il 2010 e il 2019 siano stati più di 10 milioni i turisti accertati che dall’estero si sono recati in Italia per effettuare un viaggio alla riscoperta delle loro radici. La stima della loro spesa è di più di 5 miliardi di Euro.
Il progetto, del valore di complessivo di 20 milioni di euro, inserito nel Piano Nazionale di Resilienza e di Rilancio, si propone l’adozione di iniziative nel settore del turismo rivolte alla vasta platea di italiani e oriundi italiani nel mondo, contribuendo in tal modo al suo rilancio dopo la pandemia.