Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, in conferenza stampa alla Farnesina ha fatto il punto sui temi che l’Italia intende mettere al centro dell’anno di presidenza del G7.
“Vogliamo rafforzare il G7, che ha il ruolo di coordinamento delle democrazie. Abbiamo l’obiettivo di potenziare questa collaborazione”.
Tajani si è concentrato sugli impegni che vedranno coinvolta la politica estera italiana, nel consesso delle nazioni che compongono il gruppo del G7: “Ci saranno 4 riunioni del G7 di competenza del ministero degli Esteri: Capri, Calabria, Pescara e Fiuggi”, ha specificato.
Il focus principale sarà la situazione in Medioriente: “Puntiamo alla descalation. Dopo questa riunione parlerò con il nuovo ministro degli Esteri francese. Ci stiamo muovendo con grande equilibrio. Siamo contro il terrorismo. Abbiamo condannato il disumano attacco di Hamas e chiediamo con forza la liberazione di tutti gli ostaggi. Abbiamo sollecitato Israele ad avere una reazione proporzionata. Fin dall’inizio abbiamo invitato a non incrementare in azione che potesse colpire i civili”.
Tajani vuole sostenere un’iniziativa militare europea che intervenga in Mar Rosso per proteggere gli interessi commerciali dell’Italia e dell’Occidente: “Stiamo lavorando affinché ci possa essere una missione militare europea, magari allargando le competenze della missione già esistente ad Hormuz fino al Mar Rosso, per proteggere i traffici commerciali. Lunedì a Bruxelles si discuterà di questo. Con Francia e Germania stiamo formalizzando una proposta per una soluzione comune europea. Proponiamo la partecipazione anche di paesi non europei”.
Un messaggio all’Europa, affinché l’Unione si mostri più unita nel contesto internazionale: “Vogliamo un Europa più politica. Non vogliamo che l’Europa sia un nano politico. Ci vuole un sistema di difesa europeo competitivo che reciti un ruolo paritario con gli Stati Uniti all’interno della NATO. Ci vuole uno strumento di peacekeeping per non rincorrere sempre gli Stati Uniti”.