Antonio Tajani, ministro degli Esteri, la mattina di lunedì 18 dicembre ha aperto la XVI Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “un punto di riferimento e garante dell’unità nazionale per gli italiani che vivono all’estero”, ha sottolineato il ministro.
Quello appena trascorso, ha detto il titolare della Farnesina, è stato “un anno molto complesso, in cui il Governo è stato chiamato ad affrontare crisi esistenti e molteplici nuove sfide”.
“Il Governo le ha affrontate tutte con determinazione, sempre avendo a mente alcune coordinate precise”.
“Un’Italia protagonista sulla scena internazionale, con una intensa volontà di pace; due stelle polari, l’Europa e le relazioni transatlantiche, un rapporto consolidati con gli Stati Uniti”, “lo sguardo fisso sulla promozione e protezione dell’interesse nazionale anche attraverso l’export, e la costante attenzione a 360° alla tutela dei nostri connazionali”.
Per Tajani la politica estera deve essere strumento per la crescita dell’Italia. “Stiamo favorendo le esportazioni, che sono il 40 per cento del Pil, e vogliamo occupare quegli spazi che oggi sono dell’ltalian sounding. Tutte le nostre regioni hanno prodotti di alta qualita’ e la diplomazia della crescita sara’ uno degli elementi qualificanti della nostra attività”.
“L’impegno è anche quello di tutelare tutti i nostri concittadini all’estero, nostri ambasciatori, che spesso sono nati all’estero e che vogliamo far tornare grazie al progetto del Turismo delle Radici, perché si tengano sempre forti i legami con la terra d’origine”.
“Noi consideriamo i sette milioni di italiani che vivono all’estero come protagonisti della nostra politica estera; sono i nostri ambasciatori nel mondo e li seguiamo con attenzione grazie al lavoro delle nostre Ambasciate e dei nostri Consolati, punti di riferimento per questi cittadini che verranno sempre assistiti dai nostri funzionari diplomatici”.