Antonio Tajani, durante la sua audizione alle Commissioni Esteri di Camera e Senato di giovedì 25 luglio, ha affrontato in maniera specifica il tema della concessione dei visti a cittadini stranieri negli uffici della rete diplomatico-consolare italiana nel mondo.
Appena insediato alla Farnesina, Tajani – si legge in una nota – ha avviato un programma di controllo e revisione delle procedure, che ha previsto diverse missioni ispettive in sedi diplomatico-consolari dove erano state segnalate alcune irregolarità.
“Dall’inizio del mandato – ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri – ho fatto della questione dei visti e del contrasto all’immigrazione irregolare una priorità: nelle missioni di controllo, per esempio, oltre al personale della Farnesina ho chiesto di inserire militari dei Carabinieri e della Finanza. Inoltre, con il Ministro degli Interni Piantedosi abbiamo studiato la possibilità di inviare personale della Polizia di Stato, specializzato nelle questioni consolari, in alcune sedi all’estero”, ha detto il ministro.
Le ispezioni del Ministero degli Esteri sono servite ad avviare istruttorie che, in alcuni casi, hanno anche portato all’adozione di provvedimenti disciplinari e di richiamo del personale coinvolto.
A seguito delle missioni sono stati rafforzati i controlli e aumentato il personale nelle sedi esposte a maggiore pressione migratoria oppure a possibili tentativi di azioni illegali.
Tajani ha aggiunto che ”alla Farnesina stiamo lavorando con società specializzate nel settore per affinare ulteriormente le procedure di trattamento delle richieste di visto, in linea con quanto viene fatto anche dai principali partner Schengen.
Le agenzie di outsourcing si limitano a raccogliere le domande e i documenti necessari. Solo le nostre Sedi consolari possono valutare nel merito la sussistenza dei requisiti per il rilascio del visto”.
Il Ministro ha dato indicazione al Segretario Generale della Farnesina di affinare ulteriormente le modalità con cui il Ministero gestisce l’operato delle agenzie private impiegate nella gestione delle procedure legate ai visti. Il Ministero lancerà a breve, in stretto raccordo con l’ANAC, nuove procedure di gara in maniera centralizzata dalla Farnesina, diversificate per aree regionali.