La trasparenza nella gestione amministrativa pubblica è lo strumento che serve a garantire i principi dell’imparzialità e del buon andamento della stessa. Prendendo le mosse da questa premessa, ogni ministero, ogni ufficio pubblico è tenuto ad assicurare la massima circolazione possibile, con l’esterno, delle informazioni che riguardano il sistema amministrativo e organizzativo interno, proprio perché tali attività devono essere sorrette da principi di economicità, efficacia, pubblicità e da trasparenza.
Negli scorsi mesi il nostro Sindacato ha preso atto della policy adottata dalla Direzione del personale del MAECI, con la quale è stato messo al bando ogni contatto individuale con le organizzazioni sindacali a ridosso delle liste di trasferimento, per concedere, invece, a tutti i sindacati presenti solo informative in materia di provvedimenti di trasferimento delle AAFF all’estero.
Con questo spirito il nostro Sindacato si è recato agli incontri convocati dalla DGRI per discutere delle assegnazioni dei posti cosiddetti “Fuori Lista” di prossima diramazione. Per la prima volta, tali incontri si sono protratti addirittura su più giorni, impegnando le Parti (quantomeno quelle presenti!) per molte ore di discussione. Questa circostanza denota già di per sé la grande insoddisfazione ed incomprensione per le scelte adottate dall’Amministrazione.
Quest’ultima, ha ritenuto di scegliere su ogni singolo posto funzione pubblicizzato dei criteri di assegnazione fra quelli previsti dalla Circolare n. 5 del 2013, tuttavia, facendo ora prevalere l’uno sull’altro, ora l’esatto contrario, sconfessandosi e contraddicendosi sui metodi adottati e creando un’apparente disparità di trattamento in un esercizio che, al contrario, si sarebbe dovuto basare su criteri oggettivi e trasparenti e sulla parità di trattamento.
Ad esempio, se su un posto funzione la corrispondenza con la “job description” risultava essere imprescindibile per l’Amministrazione, su un altro posto funzione questo elemento veniva ritenuto di secondaria importanza, anche in presenza di candidature di colleghi in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla nota descrittiva.
Ancora, se in taluni casi la breve permanenza a Roma è risultato essere un elemento di esclusione – peraltro, incomprensibile, in presenza di una Lista a giorni “zero”! – , in altri casi si è preferito addirittura assegnare personale ancora all’estero.
Oltre a ciò, sono stati adottati, per la prima volta, dei principi mai applicati fino ad ora e che non figurano in alcuna circolare, quali ad esempio la predilezione per l’assegnazione di personale già proveniente dall’Area geografica interessata. Ma attenzione! Tale principio è stato applicato unicamente su alcune sedi, mentre su altre, di questo stesso “requisito” non è stato minimamente tenuto conto, ANZI!
Un altro principio tirato fuori dal “cilindro” dell’Amministrazione per la prima volta, è stato incredibilmente quello della provenienza del candidato da taluni Uffici MAE! E’ infatti emerso che in alcune occasioni sono stati esclusi dalle assegnazioni dei dipendenti i quali, pur avendo tutte le qualità, le caratteristiche e le conoscenze per essere assegnati sui posti funzione richiesti, hanno la “sventura” di prestare servizio in alcuni Uffici della Sede Centrale, dai quali l’Amministrazione non ritiene di movimentarli se non prima di qualche anno! Il tutto in perfetta coerenza con la decisione di pubblicizzare Liste a giorni zero!
Ciò è avvenuto anche in quei casi in cui i dipendenti, in fase di assunzione a Roma, hanno rappresentato in maniera corretta e trasparente la loro volontà di ripartire al più presto per l’estero, presentando domanda alla prima occasione utile.
Che dire ai colleghi in fase di rientro a Roma??! D’ora in poi, OCCHIO AGLI UFFICI DI DESTINAZIONE!!!
La CONFSAL UNSA Esteri, oltre a formulare un giudizio fortemente negativo sull’esercizio appena concluso, ha richiamato l’Amministrazione sulla necessità di rivedere urgentemente la Circolare sui trasferimenti prima di procedere a qualsiasi altra pubblicizzazione di posti funzione all’estero. E’ indispensabile infatti introdurre in quest’ambito elementi di trasparenza, oggettività e di parità di trattamento: caratteristiche queste sulle quali il nostro Sindacato non intende arretrare di un passo.
CONFSAL UNSA Coordinamento ESTERI
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