Si è conclusa la missione dell’Inviato Speciale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per i Diritti Umani delle persone LGTBIQ+, Min. Plen. Fabrizio Petri a Buenos Aires, dove ha incontrato funzionari e attivisti locali.
“La loro energia e le loro esperienze rafforzano il mio impegno per la promozione e la protezione dei diritti umani delle persone LGBTIQ+ in tutto il mondo”, ha commentato al termine di una riunione con rappresentanti della comunità LGTBIQ+ all’ambasciata italiana di Buenos Aires.
L’Argentina, tra i primi paesi dell’America Latina a riconoscere il matrimonio tra persone dello stesso sesso e a sancire il riconoscimento dell’autopercezione di genere, è stata scelta a inizio anno per occupare la presidenza del Consiglio per i Diritti Umani dell’Organizzazione delle Nazioni Unite durante il 2022.
La visita si è aperta con un incontro con Cecilia Meirovich, direttrice per i Diritti umani del ministero degli Esteri e la sottosegretaria per le Politiche della Diversità del ministero per le Pari opportunità, Alba Rueda, per poi continuare con il sottosegretario del ministero degli Esteri argentino Claudio Rozencwaig.
Al termine dei colloqui coi funzionari locali Petri ha sottolineato la “grande sintonia” tra Italia e Argentina per la collaborazione nel campo dei diritti umani. L’inviato speciale si è riunito poi con il giudice della Corte Interamericana per i Diritti Umani, Eugenio Zaffaroni con cui ha dialogato “sull’importanza delle politiche per depenalizzare l’omosessualità e abolire la pena di morte, al fine di promuovere e ottenere il pieno godimento dei diritti umani per ogni persona”.