“Martedì 2 marzo ho incontrato il Ministro degli esteri, On. Luigi Di Maio, che con grande cortesia si è reso disponibile nonostante la fitta agenda di lavoro in questa fase di ripresa dell’azione di governo”. Lo dichiara in una nota l’On. Francesca La Marca, deputata Pd eletta in Nord e Centro America e residente in Canada.
“Con il Ministro – prosegue – ho avuto inizialmente uno scambio di vedute sullo stato di sperimentazione del CETA, l’accordo di libero scambio tra l’Europa e il Canada, che deve essere ancora ratificato dai parlamenti dei singoli stati dell’UE, e sulla vicenda dei “due Michael”, vale a dire dei due cittadini canadesi trattenuti dalle autorità cinesi per ritorsione al fermo della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou, ordinato dalla magistratura. Su entrambe le questioni il Ministro ha promesso la sua attenzione e il suo interessamento”.
“La ragione principale dell’incontro, comunque, è stata quella di reinquadrare nell’attività del nuovo governo gli interventi per gli italiani all’estero, a partire da quelli di maggiore sensibilità, riguardanti il miglioramento dei servizi consolari ai connazionali e alle imprese e la ripartizione tra i ministeri interessati del Fondo per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo, rifinanziato di 132 milioni per il prossimo triennio, dopo l’esperienza positiva degli anni precedenti.
Circa i servizi consolari, che sono ormai a un limite non più sostenibile, anche per le pesanti limitazioni imposte dalla pandemia, ho chiesto insistentemente che il settore della pubblica amministrazione all’estero sia incluso nel piano di riforme previsto per la pubblica amministrazione e per lo sviluppo della digitalizzazione annunciato dal Governo Draghi, esaminando tutte le possibili connessioni con il Recovery Plan”.
“Per quanto riguarda il Fondo lingua e cultura, la mia sollecitazione è stata quella di procedere al più presto, dovendo il MAECI fare la proposta iniziale di ripartizione, in modo da ristorare le voci di spesa che compongono l’offerta culturale dell’Italia nel mondo. Il capo della Farnesina ha ribadito la sua sensibilità verso questa esigenza”.
“Ringrazio sentitamente il Ministro Di Maio – conclude la deputata dem – per la sua cortesia e per l’attenzione prestata alle questioni da me sollevate e mi riservo di continuare a seguire lo sviluppo delle cose in eventuali nuove occasioni di incontro e di dialogo”.