Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, è in partenza oggi per una missione di tre giorni (9-11 luglio) a Washington, dove parteciperà – insieme al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro della Difesa, Guido Crosetto – al Vertice dei Capi di Stato e di Governo dell’Alleanza Atlantica.
Nell’occasione gli Alleati celebreranno i 75 anni dalla firma del Patto Atlantico e dalla costituzione dell’Alleanza.
“Il Summit di Washington servirà per rinnovare il messaggio di unità e coesione degli Alleati a sostegno dell’Ucraina, che la Presidenza italiana del G7 ha messo al centro della propria agenda”, ha dichiarato Tajani, evidenziando che “sarà importante assicurare che l’impegno a un incremento graduale e sostenibile delle spese per la Difesa sia accompagnato dalla dovuta considerazione del contributo che l’Italia fornisce in termini di uomini e mezzi alle missioni della NATO”.
“Oltre all’attenzione all’Ucraina e alla collaborazione coi partner dell’Indo-Pacifico, vogliamo che la NATO dedichi pari energie al Fianco Sud, perché è necessario coltivare una visione della sicurezza euro-atlantica a 360 gradi, in linea con quanto previsto dal Concetto strategico”, ha commentato il Ministro.
Tajani presiederà inoltre una riunione dei Ministri degli Esteri del G7, giovedì 11 luglio presso la sede dei lavori, incentrata sulla situazione in Medio Oriente, in linea con la costante attenzione data dalla Presidenza italiana alla regione.
Non mancherà uno scambio di vedute sulla perdurante instabilità nel Mar Rosso, che pure sarà al centro dei lavori della Ministeriale sul Commercio di Reggio Calabria e Villa San Giovanni in programma la prossima settimana (16-17 luglio).
Il Vice Presidente del Consiglio parteciperà inoltre il 10 luglio a una cena di lavoro per i Ministri degli Esteri, che sarà ospitata dal Segretario di Stato americano Antony Blinken, e alla quale parteciperanno anche i Ministri dei Paesi partner della NATO e l’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell.