Il segretario generale del ministero degli Affari esteri, Elisabetta Belloni, in un video pubblicato sul sito della Farnesina, introduce l’annuario statistico 2016 del Maeci: fondi, strutture, attività e servizi sono riportati in un’infografica che racchiude i dati principali del 2015.
"Abbiamo cercato di riflettere, come in uno specchio, tutto quello che facciamo e che spendiamo, abbiamo cercato di raccontarvi dove siamo e perchè ci siamo, in tutte le parti del mondo". "Si tratta – continua Belloni – di uno strumento di lavoro nel quale gli uffici del ministero hanno cercato con accuratezza di fornire al lettore cifre sulle quali si basa il nostro lavoro quotidiano".
Venendo ai numeri, dall’Annuario si evince che al 31 dicembre 2015 il ministero conta 295 sedi all’estero e che dal 2013 la rete diplomatico-consolare ha subìto la chiusura di 18 uffici. Le Ambasciate, che rappresentano l’Italia nel mondo in tutte le dimensioni istituzionali, sono 123. Lo scorso anno la nostra rete diplomatica ha lavorato all’organizzazione e alla cura di 44 visite bilaterali, 66 riunioni internazionali e 490 incontri, e questo solo per il ministro degli Esteri.
Gli 80 uffici consolari coprono tutte le aree geografiche e sono al servizio degli oltre 5,2 milioni di italiani nel mondo, principalmente in Argentina, Germania, Svizzera, Brasile e Francia: una grande comunità che si rivolge ai consolati per passaporti, documenti di viaggio e atti di cittadinanza. Ma la Farnesina non lavora solo per gli italiani. Sempre nel 2015, la nostra rete diplomatico-consolare all’estero ha rilasciato oltre due milioni di visti di ingresso in Italia, dei quali circa 550mila in Cina e oltre 490mila in Russia, principalmente per turismo, ma anche per affari, studio e motivi familiari.
L’Annuario "è uno strumento di lavoro utile" prima di tutto "a noi del ministero – sottolinea il segretario generale della Farnesina – per meglio focalizzare e intensificare le nostre attività di tutela degli interessi degli italiani all’estero, le nostre attività a sostegno della sicurezza e della stabilità nel mondo, le nostre attività a favore della promozione dei diritti umani e del Sistema Paese in senso ampio".
Altro capitolo, quello dedicato alla promozione della cultura e della lingua italiana nel mondo: sono 83 gli Istituti italiani di cultura che propongono un ventaglio di 7860 corsi di lingua e cultura italiana, diversificati per settore e interesse, che hanno conquistato oltre 71mila iscritti nel 2015. La Farnesina si è impegnata nel 2015 anche nel campo della solidarietà e dell’aiuto pubblico allo sviluppo, impegnando oltre 300 milioni di euro a favore di progetti concreti per Paesi in differenti aree geografiche. Un’amministrazione che, stando alle cifre, lavora con risorse finanziarie e umane in diminuzione: sono 3983 le persone di ruolo, in calo del 22% negli ultimi dieci anni, e 2118 gli impiegati a contratto. "Funzionari di Stato che tutelano i nostri interessi e forniscono servizi ai cittadini" commenta Belloni.
In calo anche il bilancio che, al netto dei fondi destinati all’Agenzia italiana per la Cooperazione e al Fondo europeo di sviluppo, è in diminuzione del 13% dal 2010, analogamente alle spese di funzionamento del ministero, che risultano oggi di soli 886 milioni di euro. "L’Annuario – conclude il segretario generale del Maeci – insieme a un altro strumento messo a disposizione della Farnesina, e cioè Bilancio trasparente, vuole mettere le carte sul tavolo e consentire a tutti di sapere cosa facciamo e a cosa serviamo".
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