Riproduciamo, qui di seguito, il testo della risposta del Sottosegretario Marina Sereni al QT dell’On. Fucsia Nissoli sugli adeguamenti stipendiali del personale a contratto della rete estera.
“Interrogazione n. 5-05431 Fitzgerald Nissoli: sul riadeguamento salariale degli impiegati a contratto del MAECI.
TESTO DELLA RISPOSTA
La revisione delle retribuzioni degli impiegati a contratto da parte dell’Amministrazione avviene nel rispetto di quanto previsto dalla legge, in particolare dall’articolo 157 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967. Tale dispositivo rappresenta Punico strumento di cui l’Amministrazione possa avvalersi per adeguare le retribuzioni del personale a contratto tenendo conto delle condizioni del mercato del lavoro locale, del costo della vita e delle retribuzioni corrisposte nella stessa sede da rappresentanze diplomatiche, uffici consolari, istituzioni culturali di altri Paesi, in primo luogo di quelli dell’Unione europea.
Vorrei evidenziare che la legge di bilancio 2018, nello stanziare l’ammontare successivamente incrementato dal Milleproroghe 2020, collega l’adeguamento retributivo del personale a contratto al rispetto dei parametri di riferimento di cui all’articolo 157 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 18.
Con riferimento agli effetti derivanti dall’obbligatoria e diretta applicazione del regolamento n. 883/2004, l’Amministrazione ha già disposto nel 2020 adeguamenti retributivi a favore di tutti i dipendenti in servizio nei Paesi Bassi e in Danimarca, ricorrendo alle risorse aggiuntive già stanziate dal citato decreto-legge n. 162 (Milleproroghe 2020). Per i restanti 19 dipendenti in servizio in Belgio, ove i dati che verranno raccolti rispettassero i parametri di legge, l’Amministrazione potrà disporre un adeguamento retributivo avvalendosi delle risorse già stanziate per il 2021 dal decreto-legge n. 162.
A conferma della costante attenzione riservata alla categoria di personale in oggetto, negli ultimi anni la Farnesina non solo ha pienamente impiegato le risorse aggiuntive richiamate dall’interrogante, ma si è anche adoperata per individuare risparmi sui relativi capitoli di bilancio. In tal modo è stato possibile disporre di consistenti interventi di revisione delle retribuzioni del personale a contratto in servizio su tutta la rete estera, raggiungendo livelli retributivi in linea con i parametri dell’articolo 157, tra cui rientra anche la garanzia di assumere e soprattutto continuare a impiegare personale qualificato ed affidabile.
Analogamente, nel rispetto dei parametri dell’articolo 157, ulteriori revisioni stipendiali potranno essere prese in considerazione facendo ricorso non solo alle risorse aggiuntive già stanziate per il 2021, ma anche a nuovi risparmi finanziari al cui conseguimento l’azione dell’Amministrazione si impegna costantemente”.
IL COMMENTO DELLA CONFSAL UNSA ESTERI
Questo è il classico segreto di Pulcinella: il fondo per il riadeguamento salariale degli impiegati a contratto contiene pochi spicci perchè non è stato riadeguato né con la legge di bilancio né con il decreto milleproroghe, considerato che il capitolo di spesa non viene alimentato regolarmente, ma il MAECI ne parla come fosse un tesoretto a cui si dovrebbero aggiungere “nuovi risparmi finanziari” su cui l’Amministrazione – a detta sua – si impegna costantemente. La farsa si aggiunge al paradosso. Nel frattempo, però i nostri lavoratori all’estero attendono da anni i riadeguamenti e su alcuni di loro si è anche abbattuta la mannaia del REG 883, ma l’Amministrazione dice che va tutto bene, che i soldi si prendono sempre da quel capitolo come se fosse inesauribile, e in aggiunta ci viene raccontata anche la favola dell’impegno a recuperare i risparmi su altri capitoli di bilancio, senza tuttavia specificare quali e come.
Secondo la Sereni sarebbero stati fatti “consistenti interventi di revisione delle retribuzioni del personale a contratto in servizio su tutta la rete estera, raggiungendo livelli retributivi in linea con i parametri dell’articolo 157”, trascurando quanto palesemente riconosciuto dallo stesso Maeci e dal Parlamento che quei parametri tanto decantati sono da riformare e che aspettiamo con trepidazione che ciò accada con una proposta di legge da noi strenuamente voluta e sostenuta, che ormai ha completato l’iter in entrambe le Camere in attesa di essere deliberata dall’aula del Senato.
L’Amministrazione conferma di non avere una visione sistemica circa il proprio personale, di ragionare a compartimenti stagni e non avere gli strumenti per analizzarne i punti critici in chiave prospettica. Pretendiamo di comprendere in che modo siano stati attuati i risparmi annunciati e, soprattutto, su quali capitoli, e a quanto ammonterebbero gli stessi, al fine di comprendere esattamente quali siano i piani del MAECI e se effettivamente quanto decantato in sede parlamentare corrisponda anche minimamente a quanto realizzabile.
Viceministro Sereni, Le pare rispettoso fornire, dopo 10 anni di attesa, simili spiegazioni a lavoratori che attendono con esasperazione adeguamenti stipendiali e che meglio di noi e Lei messi assieme, conoscendo i meccanismi che stanno alla base di questo esercizio, si sentono tremendamente presi in giro dalla Sua risposta?
CONFSAL UNSA COORDINAMENTO ESTERI