La faida camorristica di Scampia – riesplosa con l’omicidio del fratello di uno dei capi delle fazioni in lotta – non mette paura alla scuola che, anzi, si oppone con forza al rischio di reclutamento di giovani da parte dei clan. E’ quanto e’ stato ribadito oggi a Napoli, nel corso di due incontri che si sono tenuti nella sede del commissariato Scampia e nella stazione dei carabinieri di Secondigliano, al quale hanno preso parte rappresentanti delle forze dell’ordine e i dirigenti scolastici degli istituti che si trovano in entrambi i quartieri della periferia napoletana. I presidi hanno ribadito, innanzitutto, la regolarita’ dell’apertura dell’anno scolastico (entro il 13 settembre lezioni al via in tutte le scuole di ogni grado) e l’assenza di una recrudescenza della dispersione scolastica legata ai recenti fatti criminosi che hanno insanguinato le strade del quartiere.
‘C’e’ attenzione sulla questione – e’ stato sottolineato dai dirigenti nel confronto di Scampia – ma non e’ corretto mettere in relazione l’evasione scolastica, che non e’ di differente entita’ rispetto a quella registrata negli anni scorsi, con i recenti fatti criminali’.
A Secondigliano i presidi hanno pero’ chiesto una maggiore presenza di agenti e militari davanti agli istituti negli orari di entrata e uscita da scuola e, da Scampia, giunge un appello al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Diego Bouche’, affinche’ mantenga la promessa di installare un sistema di video sorveglianza per gli istituti: ‘Ci era stata promessa l’anno scorso e ribadita durante un recente incontro’, ha detto il presidente dell’istituto industriale ‘Ferraris’ Vincenzo Ciotola. ‘Peraltro – ha aggiunto – ci venne riferito che erano anche gia’ disponibili i fondi’. A Scampia e Secondigliano, comunque, la scuola piu’ soffre dei tagli al settore, che rendono meno efficace l’azione di contrasto all’illegalita’: iniziative finalizzate espressamente a tenere i ragazzi lontani dalla strada, per evitare che vengano risucchiati nelle spire della criminalita’ organizzata locale.
Altro duro colpo giunge dal mancato finanziamento dei cosiddetti Pon (Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitivita’) lamentato da alcuni dirigenti scolastici. Soldi che finora erano serviti a finanziare progetti in grado di trattenere con profitto gli studenti a scuola. Dal canto loro, le forze dell’ordine hanno garantito confronto continuo e soluzioni ai presidi, cosi’ come fatto finora: ‘Lo scambio informativo con loro e’ continuo, – ha detto il colonnello Edoardo Calvi, comandante del Gruppo Napoli, reparto che si occupa del coordinamento delle attivita’ del capoluogo – proprio per rendere piu’ efficaci le azioni di prevenzione e repressione nell’ambito di un’opera di rassicurazione sociale che portiamo avanti da tempo’. Dello stesso tenore anche le parole del primo dirigente del commissariato Scampia Michele Spina: ‘Abbiamo ribadito di essere disponibili a rimanere al loro fianco, con la stessa passione e la stessa dedizione che loro mostrano nell’importante lavoro che svolgono, per diffondere quanto piu’ possibile il concetto di legalita’ con incontri e dibattiti da organizzare negli istituti’. All’incontro di Scampia ha partecipato anche il capitano Orlando Narducci, comandante della compagnia ‘Stella’; a Secondigliano c’era, invece, il vice questore aggiunto Antonio Cristiano, primo dirigente del locale commissariato.
Discussione su questo articolo