Doccia fredda per Facebook. Peter Thiel, il co-fondatore di PayPal che siede nel consiglio di amministrazione del social network, riduce la propria partecipazione in Facebook, vendendo 20 milioni di azioni a un prezzo medio di 20 dollari ciascuna in una transazione da 400 milioni di dollari. Una presa di distanza, quella di Thiel, che aumenta le pressioni su Facebook, che continua a calare in borsa, dove perde il 2,20% a 19,57 dollari per azione.
Thiel e’ stato uno dei primi investitori in Facebook: nel 2004 aveva investito 500.000 dollari nel social network che, allora, valeva 4,9 milioni di dollari. I 20 milioni di titoli venduti si vanno a sommare ai 16 milioni ceduti da Thiel nel corso dell’ipo a 38 dollari: il suo investimento in Facebook gli ha fatto finora guadagnare piu’ di un miliardo di dollari. Thiel ha ancora nel proprio portafoglio 7 milioni di azioni del social network.
La vendita di Thiel arriva in un momento delicato per Facebook. La fine del periodo di lock-up ha fatto si’ che arrivassero sul mercato 271 milioni di titoli, innescando una corsa al ribasso dei prezzi, piu’ che dimezzati rispetto allo sbarco in Borsa. Un calo che alimenta i dubbi degli analisti sulle capacita’ dell’amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg. E mette in evidenza la ‘tensione fra due culture del fare soldi in America: Silicon Valley e Wall Street, ambedue concentrate a fare soldi ma con approcci differenti’, afferma il New York Times, sottolineando come il poster nel quartier generale di Facebook con la scritta ‘Cosa puo’ andare storto?’, e sotto il quale qualcuno a mano ha scritto ‘tutto’, mostra la piega presa dalla favola di Facebook.
‘Facebook sta scontando un malore classico: si e’ quotata a un valore troppo alto’, precisa Dan Alpert, di Westwood Capital, secondo il quale i manager di Facebook devono persuadere il mercato del fatto che sono in grado di fare soldi. La societa’ di investimento Morningstar mette in evidenza come i titoli Facebook costino al momento talmente poco da poter essere acquistati, ma avverte: il prezzo potrebbe non aver ancora toccato il fondo. Alcuni osservatori ritengono che Zuckerberg non stia facendo un cattivo lavoro in Facebook ma stia facendo un pessimo lavoro nel gestire Wall Street. ‘Per Wall Street un 28enne amministratore delegato hacker e’ un alieno’, affermano alcuni analisti.
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